- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Napoli – Riparte da Napoli la lotta alla criminalità minorile, alle babygang, alla devianza. Dieci punti per una ‘risoluzione’ a firma dei magistrati Paola Balducci, Antonello Ardituro e Francesco Cananzi, che domani mattina sarà presentata al plenum del Csm che si riunirà in via straordinaria al palazzo di giustizia di Napoli perché la città “in tema di criminalità minorile presenta peculiarità e caratteristiche che ne fanno un osservatorio privilegiato per l’intervento consiliare, in considerazione dell’evidente virulenza del fenomeno, derivante dalla sua diffusività, favorita dal disagio sociale e dalla difficoltà economica che affligge ampi settori della popolazione, dalle gravi carenze educative genitoriali, che spesso favoriscono il diffondersi della sottocultura dell’illegalità”.  

Pertanto i magistrati chiederanno al ministero ma anche agli enti regionali, provinciali e comunali, oltre che alle associazioni sportive e religiose di attuare una serie di disposizioni. Innanzitutto una rilevazione “accurata e tempestiva della dispersione scolastica, anche a singhiozzo, una mappatura del rischio devianza per i minori, più iniziative didattiche e sociali, un accesso pianificato alle attività sportive e anche più assistenti sociali”. E ancora “il controllo capillare del territorio mediante tavoli istituzionali e gruppi specializzati. L’incremento degli organici degli assistenti sociali”.

La VI Commissione del Csm ha nei mesi passati ascoltato dirigenti degli uffici Giudiziari, Prefetto, Questore, comandante Provinciale della Guardia di Finanza, comandante provinciale dell’Arma dei carabinieri. “Si tratta di varie forme di criminalità minorile che richiedono l’elaborazione di nuove e più adeguate strategie di contrasto, con una osmosi tra i diversi uffici giudiziari e una riflessione sull’adeguatezza dello speciale sistema normativa che regola il settore minorile – scrivono ancora i relatoriSu un territorio caratterizzato dall’endemica presenza della camorra”.