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NAPOLI – Una volta, a Napoli c’era la moda del tuffo proibito a Mappatella Beach, nelle acque inquinate del lungomare. Oggi, invece, complice i social e qualche influencer (almeno a detta dei Verdi), c’è quella di tuffarsi riprendendosi coi cellulari negli specchi d’acqua particolarmente protetti e per questo – almeno sulla carta – vietati ai bagnanti.
Uno su tutti, quello della grotta Azzurra di Capri.

Il giorno dopo aver denunciato alla Guardia Costiera l’influencer napoletana Rossella Catapano, l’attenzione del consigliere regionale ambientalista Francesco Emilio Borrelli ricade su interi nuclei familiari che hanno fatto la sua stessa cosa: si sono tuffati nel mare della grotta e si sono filmati, postando poi tutto sui social.

“E’ una moda indegna: intere famiglie con tanto di bambini a seguito se ne fregano del rispetto delle regole e si tuffano davanti agli occhi distratti o compiacenti dei barcaioli che li accompagnano. Quest’ultimi, stando alle segnalazioni di diversi cittadini, si farebbero pagare un extra a nero per permetterlo. Per tutto questo, ho già sollecitato la Guardia Costiera ad intervenire: continuano ad arrivarmi decine di video simili”.

Ma cosa rischia chi si tuffa in uno specchio d’acqua protetto? A Capri, per la grotta Azzurra, una sanzione da 2.064 euro per violazione dell’ordinanza comunale.