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Napoli – “Sono troppe, troppe” ripetono i big dem locali. A un mese dalla consegna delle liste per le prossime regionali, è pressing sul Governatore Vincenzo De Luca. Una ventina le liste a sostegno del presidente della Regione Campania.

“Bisogna accorpare”  è il refrain dei dirigenti Pd in primis. Obiettivo: scendere almeno a quota 12 liste. Questo per ridurre un rischio: quello che ad esempio un candidato Pd che si piazza al quinto posto con duemila voti resti fuori dal Consiglio regionale, mentre magari riesce a sedere sulla poltrona di consigliere regionale il primo eletto del partito dei socialisti con duemila voti. Ma chi decide se accorpare o no? Lo sceriffo. Così è cominciato il braccio di ferro tra i dirigenti Pd e De Luca che stando ai primi faccia a faccia non avrebbe alcuna intenzione di cedere alla richiesta. 

Intanto il partito presenta il simbolo per la corsa alle regionali, quello ovviamente di sempre ma con unica modifica. All’interno la scritta a lettere cubitali “De Luca presidente”. Quel De Luca che molti dirigenti e big dem non volevano neanche ricandidare, salvo cambiare idea dopo il boom di popolarità durante l’emergenza Covid-19.