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Napoli – Delirio vaccini alla Mostra d’Oltremare di Napoli. Nel pomeriggio del 15 aprile al centro vaccinale allestito alla Mostra d’Oltremare le somministrazioni delle dosi erano previste per le categorie dei disabili e dei vulnerabili ma sembra che centinaia di persone, pur essendosi registrate sulla piattaforma della Regione Campania come appartenenti a tali categoria, non lo fossero, avendo anche rifiutato di firmare le autocertificazioni, ed avrebbero preteso, anche in modo violento ed aggressivo, di essere vaccinati, tanto che è stato necessario l’intervento delle forze dell’ordine.

Le vicende hanno animato il dibattito durante la Radiazza condotta da Gianni Simioli dove sono intervenute diverse persone raccontando la propria esperienza. “Eravamo in fila, una fila lunghissima. Dopo due ore di attesa, dal megafono posto all’accettazione si alza una voce che invita tutti coloro non in possesso dei requisiti di invalidità, o vulnerabilità, a lasciare l’hub poiché le vaccinazioni erano previste solo per quelle categorie di persone. A quel punto scoppia il pandemonio. Io stesso ho potuto appurare che diverse persone si sono registrate dichiarando di essere disabili pur non corrispondendo ciò alla realtà. Alcune persone lo hanno fanno per ignoranza, per incapacità di utilizzare gli strumenti informatici, molti, invece, hanno dimostrato di appartenere a quella categoria di furbetti che non ha rispetto per nulla, neanche per le persone diversamente abili che dovrebbero avere la priorità per queste cose”. Questo il racconto di un paziente fragile, Nando Cirella, presente alla Mostra d’Oltremare che si è rivolto al Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli.

In realtà però ci sarebbero potuto essere anche un bug del sistema informatico della piattaforma come racconta la sig. Tina che ha accompagnato due familiari per la vaccinazione: ”Ho accompagnato mio zio e mio padre che si sono registrati per le vaccinazioni agli over 60 ed il sistema li ha inseriti però tra le vaccinazioni previste per gli invalidi. Così quando siamo arrivati all’accettazione i miei familiari non hanno firmato l’autocertificazione di invalidità ed hanno spiegato il disguido e non sono stati vaccinati, e così è capitato ad altri, infatti gli operatori si sono scusati per l’errore”.

“Occorre assolutamente andare a fondo in questa vicenda ed è per questo che abbiamo inviato una comunicazione all’Asl affinché si verifichino le responsabilità di quello che accaduto al centro vaccinale e se effettivamente ci sia stato un errore della piattaforma per le prenotazioni. Se poi davvero delle persone si sono registrate in modo furbesco come disabili o “fragili” pur non essendolo ed hanno preteso pure violentemente di esser vaccinate allora devono essere denunciate e punite in modo esemplare”, le parole dii Borrelli.

Il commento di Verdoliva direttore dell’Asl Napoli 1

“Sono alla Mostra per capire le dinamiche degli ultimi due giorni e comprendere se ci siano state sbavature nella nostra organizzazione”. Lo ha detto il direttore generale Asl Napoli 1, Ciro Verdoliva intervenendo nella trasmissione “Barba e capelli” condotta da Corrado Gabriele su Radio Crc Targato Italia. E poi ha aggiunto sui motivi dei disservizi: “Le persone vogliono dimostrare che hanno patologie non compatibili con AstraZeneca e quindi nei box i tempi sono raddoppiati. Questo è un primo problema“. Sul numero dei vaccini ha poi aggiornato i dati: “In Campania abbiamo avuto meno dosi rispetto ad altre Regioni, questa settimana ho ricevuto 20mila vaccini come Asl Napoli 1 e non sono ancora sufficienti per avere alte performance. Se vogliamo fare passi avanti ogni settimana dobbiamo avere il doppio delle dosi di quella precedente”. Infine, ha lanciato un appello ai cittadini: “Alle persone che rientrano nella fascia 60-69 anni dico di iscriversi alla piattaforma perchè dobbiamo incrementare e pianificare il piano. Poi chiedo puntualità, al massimo mezz’ora prima e infine non possiamo accontentare le esigenze individuali. Dovremo rispondere a oltre 10mila persone al giorno, i nostri operatori sono stati aggrediti con calci e pugni subendo insulti, come avvenuto ieri alla Mostra d’Oltremare, sono stremati”.