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Napoli – Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, ha fatto visita alla famiglia dell’Agente Lino Apicella, il poliziotto napoletano scomparso lo scorso 26 aprile.

Nella giornata di ieri il primo cittadino napoletano ha incontrato così la famiglia di Lino Apicella. “Dopo aver già espresso – racconta Dema – nell’immediatezza della tragedia il cordoglio della città di Napoli, ho voluto far visita alla moglie. In casa sono stato ricevuto da tutta la famiglia di Lino Apicella. Persone semplici, con una profonda dignità e umiltà, determinati e fermi nel pretendere giustizia”.

La signora Giuliana e i figli di Lino Apicella – continua il sindaco napoletano – non devono essere abbandonati dallo Stato. Ma sono certo che questo non accadrà. Noi comunque staremo loro vicini e non li lasceremo mai soli. A loro il sostegno mio, della giunta e del consiglio comunale di Napoli, tutti uniti nel ricordare un poliziotto perbene”.

I funerali di Lino si celebreranno questo venerdì, 8 maggio, nella chiesa cristiana evangelica, in via scippa nel quartiere Secondigliano.  Sarà possibile seguire la diretta Fb in streaming sulle pagine del Ministero cristiano Secondigliano e della polizia di stato.

Il sindaco napoletano a seguito dell’incontro con la famiglia Apicella e la scarcerazione dal 41 bis dei boss della criminalità organizzata, come quella di Pasquale Zagaria, si espresso, in un lungo pensiero sui social, sul tema “Giustizia”, definita da Dema “Dea spesso bendata”.

Ci pensavo domenica notte – racconta l’ex magistrato – dopo che in televisione il magistrato Nino Di Matteo, il pm della trattativa Stato-Mafia, raccontava agli italiani della sua mancata designazione a capo del dipartimento amministrazione penitenziaria. Se ci fosse stato Nino in quel posto non avremmo assistito alla inaccettabile scarcerazione dal 41 bis di boss del calibro di Pasquale Zagaria. La responsabilità politica del Ministro della Giustizia mi appare evidente”.

La giustizia è più forte dell’ordine costituito che non di rado si fonda su una legalità formale ingiusta. La giustizia non deve essere esercizio di potere, ma potere per la ricerca della verità e per rendere effettiva l’uguaglianza. Senza uguaglianza sostanziale non c’è uguaglianza formale. Senza giustizia il potere è ordine non funzionale all’interesse del popolo, ma se c’è giustizia ci può essere ordine anche senza potere” ha concluso de Magistris dopo aver elencato altri numerosi casi ambigui legati al tema giustizia in Italia.