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di Luigi Nicolosi

Napoli – Un decesso causato da una Tac effettuata forse fuori tempo massimo, la Procura vuole vederci chiaro su quanto accaduto il 3 ottobre scorso all’Ospedale del Mare. Ragion per cui ecco che ieri sono stati notificati i primi due avvisi di garanzia.

Due dei medici che quella notte hanno assistito Maurizio Busciolano, dentista di 50 anni, sono infatti indagati per omicidio colposo. L’uomo era stato ricoverato la sera del 2 ottobre all’ospedale San Giovanni Bosco con forti dolori addominali, ma il giorno seguente era stato trasferito al nuovo presidio di Ponticelli per mancanza di posti di degenza. La diagnosi era stata “pancreatite acuta”. Il 50enne è però morto la notte successiva, colto da un arresto cardiaco che non gli ha lasciato alcuna possibilità di scampo.

L’infarto è sopraggiunto mentre lo stavano sottoponendo ad una Tac che già da diverse ore i familiari stavano invocando. La moglie del dentista, Daniela Pallone, subito dopo la scomparsa ha sporto formale denuncia alla polizia di Stato, chiedendo di verificare se le procedure di ricovero e le successive terapie somministrate fossero state corrette. Il cerchio, con l’iscrizione dei primi due nomi nel registro degli indagati, potrebbe adesso iniziare a stringersi.