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Napoli – Entro l’anno prossimo saranno conclusi i lavori di ammodernamento e rifunzionalizzazione degli impianti di depurazione di Cuma e di Napoli Nord, interventi a beneficio della balneazione e della qualità della vita dei cittadini. Ad oggi sono già conclusi gli interventi sulla filiera dell’acqua e si sta lavorando sulle filiere dei fanghi. Il punto sullo stato di avanzamento degli interventi previsti nell’ambito del progetto ‘Regi Lagni’ della Regione Campania è stato effettuato in occasione dell’evento ‘La Campania al passo con l’Europa – Modernizzazione e depurazione delle acque: il modello Suez di Cuma e Napoli Nord’. L’incontro è stato promosso da Suez, tra i leader internazionali nei servizi ambientali e nella progettazione e gestione di impianti di depurazione, a cui sono affidate le opere sui depuratori di Cuma e Napoli Nord. ”Siamo a un passo dalla conclusione di questo grande progetto – ha spiegato Aurélia Carrère, presidente e amministratore delegato Suez Italia – e siamo in linea con gli obiettivi di sostenibilità della Regione che ha bisogno del turismo ma anche di proteggere la qualità della vita dei suoi abitanti. Le due linee dell’acqua che sono completamente rifunzionalizzate e proteggono l’acqua del golfo di Napoli”. Terminati i lavori sulla linea dell’acqua, ora l’azienda si sta concentrando sulla filiera dei fanghi rispetto ai quali – ha sottolineato Carrère – ”c’è un problema nazionale relativo allo smaltimento ma con le soluzioni che stiamo mettendo in campo diminuiremo dell’80 per cento la quantità di fanghi che esce dalle nostre due stazioni”. Grazie all’implementazione di tecnologie innovative, che generano un impatto positivo sulla qualità delle acque del litorale e sull’ambiente, si limitano le concentrazioni di inquinanti. Inoltre i nuovi depuratori permetteranno di ridurre l’impronta energetica attraverso la valorizzazione, la riduzione del volume dei fanghi e la cogenerazione con recupero del calore. Scopo del grande progetto Regi Lagni, finanziato dalla Regione Campania con 450 milioni di euro, è favorire l’evoluzione dei 5 impianti di trattamento delle acque reflue (Cuma, Napoli Nord, Marcianise, Acerra, Foce Regi Lagni) con una capacità totale pari a 4,5 milioni di abitanti equivalenti. ”Siamo oltre la metà del percorso e iniziamo a vedere il traguardo finale – ha affermato il vicepresidente della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola – grazie alla buona collaborazione delle amministrazioni, in primo luogo della Regione, con realtà imprenditoriali di grande livello. Dovremo completare l’ammodernamento dei depuratori per dare una risposta alla qualità del trattamento dei reflui per l’immissione di flussi a mare cristallini e disinquinati ma abbiamo anche il problema dei fanghi e dell’essiccazione che comportano anche grandi oneri”. Ma accanto alla necessità di completare l’ammodernamento dei depuratori, il numero due di Palazzo Santa Lucia ha posto l’accento anche sulla necessità che si completino i collettamenti. ”Stiamo compiendo passi avanti importanti – ha concluso – la combinazione tra il completamento dei collettamenti e la funzionalità dei depuratori significherà avere mare pulito”.