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NAPOLI- Diario della campagna elettorale di Napoli. Martedì, il giorno dopo il gran ballo bipartisan alla festa di compleanno della capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale, Annarita Patriarca.
 
Al party, l’umore dei rappresentanti del centrodestra, quando il discorso cadeva sulle elezioni per Palazzo San Giacomo, era pessimo. Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia da una parte e le liste civiche che sostengono Catello Maresca dall’altra rappresentano due mondi che non vanno d’accordo nemmeno in campagna elettorale. Queste ultime, poi, non fanno nulla per nasconderlo. Al contrario: lo spiattellano su Facebook.
 
Com’è possibile? Qualcuno si è fatto l’idea che questa, in realtà, sia un pò una mossa mediatica disperata per non far perdere agli occhi dell’opinione pubblica napoletana il carattere civico alla candidatura dell’ex pm della Dda dopo la foto con Salvini.
 
Fatto sta che, in attesa di quelli ufficiali, i sondaggi riservati continuerebbero a pronosticare un futuro buio per Maresca. A due mesi dalle elezioni, per più di un rappresentante del centrodestra, evitare la sconfitta al primo turno già sarebbe una mezza vittoria. 
 
Per questo, la missione quotidiana è quella di tenere i toni alti e far scivolare Manfredi in qualche tranello. Ad esempio, provocandolo per l’ennesima volta sugli ex forzisti che ora lo sostengono. Le assenze di Clemente Mastella e Antonio Milo alla presentazione della lista “Azzurri per Napoli” di ieri sono molto enfatizzate, ad esempio. E, in effetti, è in campo una manovra per convincere Mastella a tornare in Forza Italia: anche promettendo a Sandra Lonardo il sostegno per un’altra candidatura in Parlamento.
 
Per il resto, Maresca, sui social, ricordando i guai giudiziari di alcuni ex Fi che gli hanno voltato le spalle, rivolgendosi a Manfredi, l’ha messa così. Rifacendosi persino alla “questione morale” promossa da Berlinguer: “Garantisco io? E chi garantisce per te? Ormai siamo alla farsa assoluta. Ancora una volta la sinistra continua a imbarcare tutti pur di salire al potere. Questi carrozzoni politici non fanno il bene di Napoli. Facciamo i seri e mettiamo la questione morale al centro della campagna elettorale. Caro Gaetano, così non potrai garantire proprio niente. Se raccatti tutti quelli che io scarto, potrai anche vincere, ma a quale prezzo? Hai fatto bene i conti? Ma ti conviene?”
 
Poi la sfida a duello: “Incontriamoci io e te, da soli, e fissiamo le regole per una campagna elettorale sana, pulita e lungimirante”.
 
Il coordinatore di “Azzurri per Napoli”, Stani Lanzotti, in ogni caso, ha risposto subito, senza attendere che i due contendenti incrocino le spade: “Altro che scartato! Sono stato corteggiato da Maresca e dai suoi fino allo sfinimento: mancava solo la proposta nuziale con tanto di anello di fidanzamento…”
 
 
“La mia – ha specificato Lanzotti – è una scelta libera e responsabile, trasparente e ragionata: scelgo Gaetano Manfredi perché ha un progetto veramente liberale e garantista e un programma serio per la città”.
 
“Sorprendentemente, poi – ha osservato ancora Lanzotti – è lo stesso Maresca ad affermare testualmente nel suo post che la coalizione di Manfredi vincerà: è dunque un nostro testimonial e lo ringraziamo per questo messaggio fortissimo che dovrebbe far riflettere molti attorno a lui. In sintesi: la coalizione per Napoli di Manfredi si allarga sempre di più, quella di Maresca si restringe sempre di più”.
 

E a proposito di coalizione che “si allarga sempre di più”, (da domenica, tra l’altro, anche con la benedizione di Vincenzo De Luca verso il Movimento 5 Stelle): oggi Manfredi è stato con la ministra grillina alle politiche giovanili Fabiana Dadone. La stessa che, la scorsa settimana, ha minacciato (per un giorno) il ritiro della delegazione dei ministri pentastellati sulla riforma della giustizia. 

“A Chiaiano – ha riportato su Facebook l’ex rettore – abbiamo incontrato i cittadini dell’ottava municipalità per discutere di lavoro, salari dignitosi e di nuovi spazi di aggregazione per i giovani”. E lei: “Sono venuta a Napoli per toccare con mano i problemi che qui i ragazzi vivono ogni giorno. Manfredi ha dedicato la propria vita ai giovani napoletani, è il candidato ideale per una città che vuole costruire il proprio futuro. Il Movimento 5 Stelle ha fatto molto per questa città ma molto si può e si deve ancora fare”. 
 
Finale sul Pd: oggi ha svelato il suo simbolo. Non c’è alcun effetto speciale: al classico riferimento grafico, in basso, i dem hanno aggiunto solo una scritta bianca in campo verde: “Manfredi sindaco”.