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Casamicciola (Na) – Luci e ombre sulla visita a Ischia del vicepresidente del Consiglio. Luigi Di Maio, arrivato nel comune terremotato di Casamicciola poco dopo le 18,30, non ha fatto promesse circa le prossime mosse del Governo al fine di risollevare le sorti dell’isola verde. In compenso il leader grillino è tornato a lanciare strali contro il Pd e le forze di opposizione. Le reazioni dei diretti interessati, Pd e Fi in primis, non si sono fatte attendere.  

«I cittadini di Ischia sono stati trattati come terremotati di serie C», ha dichiarato il vicepresidente Maio rivolgendosi al consiglio comunale di Casamicciola convocato in occasione del primo anniversario del terremoto registrato lo scorso anno. «Lavoreremo con il buonsenso», ha aggiunto Di Maio affermando di non essere venuto «a fare promesse sui tempi, ma gli ischitani avranno un governo amico. Se serve faremo anche un decreto per Ischia», ha però assicurato parlando con i giornalisti a margine dell’incontro con i sindaci e i consigli comunali di Lacco Ameno e Casamicciola. Quanto al precedente Esecutivo: «Dopo il terremoto dello scorso anno, calati i riflettori, Ischia è stata abbandonata. Ringrazio il premier Conte per la nomina del prefetto Schilardi e per aver deciso di essere a Ischia il prossimo 6 settembre, speriamo già con una bozza di decreto legge, se servirà. Così potremo dare le prime risposte ai sindaci», ha concluso il leader del M5S. Il vicepresidente del Consiglio Di Maio ha infine deposto una corona di fiori davanti alla Chiesa del Purgatorio, a Casamicciola, dove perse la vita Lina Balestrieri, la catechista amata da tutti, una delle due vittime del sisma che provocò anche 42 feriti. Un minuto di silenzio è stato osservato dopo la deposizione della corona. Per motivi di sicurezza la visita non è proseguita oltre come richiesto dalla figlia della seconda vittima, Marilena Romanini, che voleva mostrare a Di Maio la casa crollata dove è morta la mamma. Di Maio è infine entrato in un bar, prima ed unica attività che ha riaperto in piazza Maio, e ha preso un caffè in compagnia di un residente.

Le bordate di Di Maio non sono però affatto andate giù all’opposizione. «I terremoti sono una cosa seria. Ischia merita rispetto perché è ancora in attesa di risposte. Oggi pomeriggio, rispondendo al gentile invito del sindaco Giacomo Pascale, partecipo al consiglio comunale straordinario di Lacco Ameno». Così in una nota Maria Grazia Di Scala, consigliere regionale di Forza Italia. «Poi si torna a vivere questo giorno in ricordo e con il riserbo e il dolore che i cittadini di Casamicciola portano dentro – continua Di Scala – oggi lasciamo le passerelle e i riflettori a chi ha affidato ai selfie e alle foto ricordo la propria azione politica. I fatti li raccontano gli emendamenti bocciati, le aggressioni avute in consiglio regionale mentre le macerie sono ancora in bella mostra», conclude Maria Grazia Di Scala. Sulla stessa lunghezza d’onda il pensiero di Gennaro Migliore, capogruppo del Partito Democratico in Commissione Affari Costituzionali: «Le dichiarazioni del ministro di Maio sul terremoto di Ischia sono scandalose e ipocrite. Il governo ha rifiutato di introdurre nell’ultimo decreto terremoto un emendamento del Pd, a firma mia e dei colleghi Topo, Siani e De Luca, che estendeva anche all’isola d’Ischia i provvedimenti che erano previsti per le altre zone terremotate. I cittadini di Ischia sanno perfettamente che il ministro di Maio, eletto proprio in questo collegio, non ha mosso un dito affinché si intervenisse già nel decreto approvato a luglio. Questo e’ un governo nemico degli ischitani. «Sono mesi e mesi che invochiamo un decreto ad hoc per Casamicciola, Lacco Ameno e Forio. Di Maio, dopo le sue brave serate capresi, non può sbarcare oggisull’isola d’Ischia e venire a dirci che se serve ci farà la grazia. Spieghi intanto perché non l’ha fatta fino ad oggi, perché Ischia è stata esclusa dal suo Governo dai beneficiari del decreto 55 e per quale ragione i cittadini e gli imprenditori ischitani, trattati dal suo esecutivo come cittadini di serie Z, anzi sudditi, dovranno aspettare la futura programmazione di una legge di Stabilita’ che con tutta probabilita’ sara’ anche bocciata dall’Europa», attacca il coordinatore campano di Forza Italia, Domenico De Siano.