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Napoli – Non basta la “mano di D10s” per l’Ente Autonomo Volturno: la stazione della Cumana, appena dedicata al campione argentino, è già allagata. Scoppia l’ira dei pendolari: “L’importante era chiamarla Maradona”.

La nuova fermata della ferrovia flegrea Mostra-Maradona, inaugurata in pompa magna solo lo scorso sabato, si sgretola alla prima – vera – ondata di maltempo sul capoluogo di Regione. Scatenando la rabbia degli utenti che stremati continuano a sperare in una degna  mobilità.

Ogni volta che piove – spiega un cittadino al consigliere regionale, Francesco Emilio Borrelli –  la stazione della Cumana ‘Mostra’, ora intitolata a Maradona, si allaga”. Una scena, a detta dei pendolari, che si ripete da oltre 20 anni.

Tutte le volte che sulla città si abbatte un forte temporale la stazione si allaga, così come molte altre ferrovie in gestione alla società in holding a Palazzo Santa Lucia. Caso emblematico è la stazione della Circumvesuviana di Scafati, nel Salernitano, ormai rinominata “la piccola Venezia” per i continui allagamenti sui binari.

Così dopo i lavori di restyle, per giunta gratuiti, messi in campo dalla solidarietà di Inward Osservatorio nazionale sulla creatività urbana con il contributo della Camera di Commercio di Napoli e della ditta Comune Costruzioni, i cittadini si aspettavano un minimo di aggiornamento anche sull’infrastruttura della stazione. Ma, stando alle immagini di oggi, pare che l’Eav si sia esclusivamente limitata a far realizzare i murales dedicati alla storia degli azzurri. E agli utenti, che da anni chiedono un dignitoso trasporto pubblico, non resta che l’ironia.

Anche la stazione piange la scomparsa di Maradona” scrive Antonio sotto le immagini delle pozze a ridosso del murales di Marek Hamisk. “Questa è la nostra città, i murales in 20 secondi ma si allaga da 20 anni” tuona amareggiato Errico.

La stazione Mostra-Maradona oggi: