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Dopo aver ascoltato la versione del ragazzo che indossava la maglietta “Odio Napoli”, le Iene hanno intervistato anche Carlo, l’edicolante napoletano che si è rifiutato di servirlo per quella maglietta razzista. “Lo vedo arrivare con questa maglietta ormai famosa, – spiega ai microfoni de Le Iene –  con su scritto ‘Odio Napoli’ e io con tutta la calma e l’educazione gli dico ‘non ti giudico ma mi rifiuto di servirti con questa maglietta, non ce la faccio’. Io sono napoletano ma mi avrebbe dato fastidio anche una maglietta con ‘Odio Varese’ o ‘Odio Venezia’… Lui allora si impunta e mi dice ‘io resto qua’ e così io mi sposto nell’altra cassa. Appena lui capisce che io sono risoluto su questa mia decisione prende gli snack e me li lancia contro. Andando via mi ha insultato, non ricordo esattamente che cosa abbia pronunciato ma un ‘napoletano di merda’ c’era… ”.

 “Non è la prima volta che viene con una maglietta come questa – racconta Carloe già altre volte gli ho detto che io non l’avrei servito. È sempre stato fortunato che eravamo sempre io e il mio collega, e lo serviva lui: questa volta ero da solo e dovevo servirlo io. Non lo so se in termini di legge io abbia sbagliato o no, mi sono sentito di fare questa cosa e sinceramente la farò ancora. Ho tantissimi amici milanesi: nel 2020 non possiamo perderci in queste cose, non è possibile che ci siano ancora questi pregiudizi senza nemmeno conoscere le persone. Napoli è piena di brutta gente ma è pienissima di persone perbene e che lavorano tutti i giorni, uguale a Milano”.

“Io voglio avere un incontro con questo ragazzo – conclude l’edicolante -. Per farmi spiegare le sue ragioni e spiegargli perché secondo me non può andare in giro con quella maglietta. Qui c’è un bar, possiamo prendere un caffè o una birra, io non sono cattivo, non picchio”. Poi si rivolge al ragazzo: “Tu puoi anche restare della tua idea. Ma io, se verrai ancora qui con quella maglietta, non ti servirò mai. Pensa a vivere, e vieni a Napoli che ti facciamo assaggiare una bella sfogliatella”.