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Napoli – La città partenopea si trova alla vigilia di un’importante tornata elettorale. Che sia maggio o settembre (tutto dipenderà dall’andamento dei contagi da Covid – 19), i cittadini napoletani saranno chiamati al voto per scegliere il nuovo inquilino di Palazzo San Giacomo.

Comunque vada, sarà di sicuro la prima elezione dell’era post – De Magistris. L’attuale sindaco, infatti, terminati i suoi due mandati non potrà più ricandidarsi alla guida del capoluogo campano. E mentre la città è ansiosa di capire cosa l’attende, mentre i partiti politici – tra le solite enormi difficoltà – cercano di definire i perimetri delle alleanze e (molto meno) i quadri programmatici, il buon De Magistris è già pronto per la sua nuova avventura.

Napoli appare ormai già come un pallido ricordo, e i pensieri e le attenzioni di De Magistris sono tutti proiettati qualche chilometro più a Sud: in Calabria. Lì, nella terra che lo ha visto protagonista come Magistrato, De Magistris si giocherà la partita per la presidenza della Regione. Con quale schieramento e con quali compagni di viaggio, però, è ancora tutto da vedere.

Nel frattempo De Magistris si porta avanti con il lavoro e seppur timidamente fa partire la propria campagna elettorale. Di ieri l’incontro con Mimmo Lucano, sindaco espressione dell’ormai noto ‘modello Riace’. “Punterò molto sull’unità popolare”, ha dichiarato, “per me quest’avventura è fatta di passione, di amore e di coraggio”.

Passione, amore, coraggio. Sentimenti nobilissimi. Disposizioni d’animo che ben si accompagnano a chi si appresta a calarsi nell’agone elettorale.

Ma passione, amore e coraggio sono anche tutto ciò di cui la città di Napoli avrebbe bisogno ora. Nel bel mezzo di una pandemia e con un futuro che si tinge sempre di più con i colori dell’incertezza, Napoli e i napoletani avrebbero il sacrosanto diritto se non di potersi identificare in un saldo punto di riferimento, almeno di poter contare su una chiara rappresentanza istituzionale. E, a conti fatti, non accade né l’una né l’altra cosa. 

De Magistris è legittimamente proiettato verso la sua avventura calabra, ma – vale la pena ricordarlo – sarà ancora per qualche mese il sindaco di Napoli. Di sicuro il combinato disposto ‘del candidato in pectore e del sindaco in carica’ determina un effetto straniante. E qualcuno potrebbe anche a spingersi a pensare che le aspirazioni elettorali possano occupare in questo momento un posto privilegiato rispetto agli interessi della città. 

Ma una città come Napoli non può permettersi ‘mancanze di attenzione’. Soprattutto non ora. E soprattutto da parte di chi da questa città ha ricevuto tanto.