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NAPOLI – Questa campagna elettorale, la prima in assoluta della storia repubblicana italiana che si svolge in piena estate, sarà ricordata, tra l’altro, perché un buon candidato deve avere, oltre che la fedina penale e i carichi pendenti immacolati, anche una storia social assolutamente in linea con ciò che va sostenendo oggi per essere eletto.

Gli 007 online dei vari partiti già stanno setacciando vita, morte e miracoli dei rispettivi avversari. Soprattutto su Twitter, i cinguettii del passato stanno tornando come i fantasmi di Dickens: solo che, al posto degli spettri dei Natali precedenti, ci sono quelli delle credenze politiche passate.
 
Così, dopo le esclusioni dalle liste dei candidati di Raffaele La Regina nel Pd e di Claudia Majolo nel Movimento 5 Stelle per dei tweet passati troppo ingombranti, ora, se non una esclusione in quanto le liste già sono state presentate, ma comunque un bel problema, il passato social rischia di arrecarlo all’attore napoletano, stabiese di nascita, Gaetano Amato.
 
Ieri, il candidato del Movimento 5 Stelle nel collegio uninominale di Torre del Greco è stato preso di mira scoprendo, in rapida successione, dei suoi tweet contro la Nato, contro Zelensky (“un cogl…“), contro Di Maio (“un pezzo di…“), contro i vitalizi dei politici in generale (“con l’Isis se mette una bomba“). 
 
Fatto sta che l’attore di popolari fiction si è giustificato dicendo che si è trattato sempre di “ironia per farmi capire sui social“. E oggi Luigi Di Maio ha usato i suoi cinguettii per chiedere la presa di distanza dei 5 Stelle e attaccare il loro leader politico Giuseppe Conte.
 
Caro Giuseppe – si legge in un post del ministro su Facebook dedicato ai tweet di Amato – il rispetto della persona viene prima di tutto. Come hai scritto nello statuto del tuo partito, le espressioni verbali aggressive devono essere considerate al pari di comportamenti violenti. Trai tu le conseguenze. Spero solo che, oltre a scriverli, certi principi siano davvero rispettati. Ma forse è chiedere troppo“.