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Napoli – Il centro storico di Napoli fa quadrato intorno alla signora Titina, la 76enne da alcuni mesi a rischio sfratto insieme ai propri familiari, e al termine del sit-in organizzato stamattina dai comitati davanti alla sua, ma ancora per poco, abitazione di vico Campane a Donnalbina riesce a ottenere l’agognata proroga dello sgombero.    

I comitati per il diritto all’abitare e gente del quartiere hanno infatti presidiato fin dalle prime ore del giorno un piccolo appartamento del centro storico sui cui affittuari, l’anziana signora un tempo titolare di un piccola trattoria della zona e la famiglia della figlia, pendeva un ordine di sfratto. L’iniziativa rientra nella campagna “Magnammece ’o pesone”, i cui attivisti da tempo denunciano «gli effetti della turistificazione che spinge proprietari a cacciare vecchi affittuari per trasformare i locali in strutture di accoglienza più remunerative».

«La signora Titina – spiegano in un comunicato i promotori della protesta – è un personaggio molto noto nel centro storico, dove una volta gestiva una piccolissima trattoria. Oggi Titina è in gravi difficoltà economiche che l’hanno condotta ad un passo dallo sgombero dall’abitazione in cui vive da sempre. Anche in questo caso – aggiungono – siamo di fronte ad un multiproprietario che davanti alle difficoltà economiche della donna ha immediatamente ottenuto lo sfratto rifiutando ogni conciliazione, ad esempio tramite il fondo della morosità incolpevole, probabilmente perché più che a recuperare le pigioni ha interesse è destinare l’ennesima appartamento in casa vacanza o b&b come accaduto negli ultimi quattro anni per oltre cinquemila locali». All’iniziativa di solidarietà hanno preso parte, tra gli altri, le realtà associative che fanno capo alle sigle di Santa Fede Liberata, Magnammece ’o pesone, Piazza Miraglia, 081 e il sindacato Usb.

In prima linea per evitare lo sfratto della signora Titina c’era anche Pino De Stasio, consigliere della Municipalità 2, nonché storico barista di via Benedetto Croce che conosce ormai da svariati anni la 76enne: «La buona notizia – spiega – è che siamo riusciti a ottenere una proroga dello sfratto fino al 4 febbraio, questa sarà però l’ultima. Entro quella data dovranno essere definiti tutti i dettagli per la nuova sistemazione di Titina. L’appartamento è stato individuato e si trova sempre nel centro storico. Intanto abbiamo già avviato le pratiche per ottenere la sovvenzione alla morosità incolpevole e speriamo vada a buon fine». Ed è proprio su quest’ultimo punto che il consigliere De Stasio fa una tirata d’orecchie all’amministrazione comunale: «È una grave discrasia, da parte del Comune, che per accedere al fondo bisogna essere pienamente in regola con i pagamenti della tassa sulla spazzatura. A Napoli sono in atto oltre 2mila sfratti già esecutivi, una cifra abnorme e insostenibile per la nostra comunità. Spero che il sindaco Luigi de Magistris, essendo vice presidente dell’Anci nazionale, si faccia carico della questione facendo sentire la propria voce in maniera più incisiva. Quella degli sfratti è una vera e propria violenza che va fermata al più presto».