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Napoli – La Squadra Mobile di Napoli, coordinata dalla DDA, ha arrestato il boss Antonio Russo, ritenuto a capo dell’omonima famiglia camorristica, e due persone che le sarebbero affiliate, ovvero Bernardo Murano e Antonio Sorrentino, a vario titolo accusati di estorsione aggravata dalle finalità mafiose.

Russo si sarebbe fatto consegnare la somma di 5mila euro da un imprenditore costretto a pagare il “pizzo” perchè si era permesso di acquistare un terreno in una zona del Nolano, in provincia di Napoli, vicina sua “roccaforte”

La vittima venne accusata dal boss per essersi permessa “di acquistare la terra in questa zona, quella è la terra che deve appartenere alla mia famiglia”. Inizialmente la somma richiesta ammontava a 20mila euro, poi fu ridotta a 5mila. La tangente – stando a quanto scoperto dagli inquirenti – venne consegnata pochi giorni dopo la richiesta in una busta, nei pressi di un distributore di benzina della zona, nelle mani di Murano, incaricato da Russo.