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Napoli  – L’Asl Napoli 1 ha effettuato tamponi ai giocatori e ai dirigenti del Leicester e allo stadio Maradona si recheranno tra qualche ora soltanto coloro per i quali il test sarà risultato negativo. La decisione è stata presa, in accordo con l’Uefa, a seguito delle preoccupazioni espresse dal Calcio Napoli in quanto sette calciatori inglesi non sono partiti per l’Italia o perché già risultati positivi o perché presentavano ieri sintomi sospetti. La società partenopea tema che il Leicester possa rappresentare un vero e proprio focolaio di Covid e che durante la partita in programma alle 18.45 possano infettarsi anche gli azzurri.

Antonio D’Amore, direttore ASL Napoli 2 è intervenuto a Radio Punto Nuovo: “Il Leicester lo tamponiamo. Mi auguro che stasera più dei tamponi daremo due palloni agli inglesi. Al di là di questo, stiamo applicando la prassi, rispettiamo le norme come sempre. Oggi ancora di più è importante che si rispettino le regole per la prevenzione. La curva cresce, fortunatamente i casi non sono da ospedalizzare, il ricovero interessa perlopiù le persone non vaccinate. In una scuola due/tre persone sono un focolaio importante da mettere in isolament. Il Leicester rappresenta un possibile focolaio, obbligatorio che si sottopongano ai tamponi. Attualmente in Italia rispetto agli altri Paesi europei la situazione è abbastanza sotto controllo. Chiaro che la curva è in risalita, ma le ospedalizzazioni sono minori. Oggi abbiamo un po’ di casistica maggiore, dovuta al tempo trascorso e che ci ha permesso di osservare meglio gli effetti di una doppia vaccinazione”