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Roma – Buone notizie dal farmo sperimentale sotorasib che ha dato subito risposte incoraggianti nei pazienti con carcinoma polmonare. L’80% di questi infatti ha visto tenere a bada la malattia con tale farmaco.

Nelle analisi esplorative, sotorasib ha mostrato risposte incoraggianti anche in pazienti che presentavano co-mutazioni, inclusi i pazienti con un livello di espressione di PD-L1 negativo o basso e quelli con mutazione STK11. Queste co-mutazioni sono state associate a prognosi negative nei pazienti NSCLC trattati con immunoterapia e chemioterapia.

Queste le parole di Umberto Malapelle, Supervisor del Laboratorio di Patologia Molecolare Predittiva del Dipartimento della Sanità pubblica della Federico II di Napoli: “Ad oggi non esistono opzioni terapeutiche approvate specificamente dirette contro la proteina KRAS mutata.

Dopo tanti anni di insuccessi, i nuovi dati su sotorasib rappresentano una ‘luce in fondo al tunnel’. La diagnosi delle mutazioni di KRAS è una sfida per chi si occupa di patologia molecolare predittiva per il tumore al polmone in stadio avanzato, perché nonostante la scarsa quantità di tessuto a disposizione dobbiamo analizzare simultaneamente il crescente numero di biomarcatori. Ed è quindi necessario implementare tecnologie di biologia molecolare di nuova generazione.

Auspichiamo che il test per la valutazione delle mutazioni in KRAS per i pazienti con tumore del polmone in stadio avanzato possa presto diffondersi capillarmente su tutto il territorio nazionale”.