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Povertà. Droga. Violenza sulle donne. Giovani soli e anziani abbandonati. Sono temi affrontati nella liturgia nella Basilica di S. Maria a Pugliano in onore della Madonna Assunta, patrona di Ercolano (Napoli). A celebrare, il vice parroco Francesco Velotto davanti ai fedeli e ai rappresentanti dell’amministrazione comunale. Luci e ombre di una città famosa nel mondo per il Parco archeologico, il Vesuvio, le Ville vesuviane cui fanno da contraltare lo spaccio di droga e il disagio economico. Ma una speranza esiste. “Alla Madonna Assunta – ha spiegato nell’omelia – Dio consegna delle stelle che corrispondono agli obiettivi contenuti nell’Agenda 2030” firmata nel 2015 dai Paesi membri delle Nazioni Unite che, tra le altre priorità, puntano a eliminare le povertà, a garantire salute e benessere. “Questi obiettivi non sono lontani dal Vangelo ma è il Vangelo concretizzato. Se qualcuno oserà dire la Chiesa si preoccupi solo di pregare, noi diremo: Non possiamo tacere! Il Vangelo ha bisogno di essere concretizzato e vissuto. Ha bisogno di dire che fino a quando ci saranno anziani senza pannoloni, noi dovremo annunciare il Vangelo fino a domattina. Fino a quando non continueremo a creare una cultura e una mentalità della denuncia, molte violenze domestiche resteranno nelle mura di casa!”. Parole accolte da un fragoroso applauso. Il sindaco Ciro Buonajuto ha preso la parola: “Ercolano vive ancora sacche di disagio diffuso, di diseguaglianza. Non dobbiamo darci pace fino a quando non staremo accanto a quei genitori che vedono i propri figli andare via per trovare un lavoro dignitoso” e poi ha aggiunto: “Ercolano ha dimostrato di essere capace di denunciare la camorra: questa capacità deve essere ancora la nostra stella polare”.