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I fischi sono un modo per esternare un parere, come un applauso. Ieri mi sono esibito davanti all’Ariston che fischiava e persone che se ne andavano.
È stato difficile, veramente. Però alla fine è un parere, le persone potevano applaudire come restare neutrali”. La mattina dopo la vittoria (e i fischi della platea), nella serata delle cover, Geolier commenta all’ANSA ciò che è successo ieri sera al festival.
Il rapper dice che lo hanno “colpito molto le esibizioni di Angelina e Annalisa. Angelina mi ha emozionato tantissimo, anche a mia mamma è piaciuta tantissimo – che poi mia madre dovrebbe essere dalla mia parte a prescindere – dice ridendo. Però è normale son contento per come è andata: non ho vinto io, ha vinto il rap ieri. E sono felice di questo”.

TIK TOK – La community di TikTok premia Geolier si aggiudica anche il primo posto nella classifica della community di TikTok : sono stati infatti oltre 28 mila video creati utilizzando “I p’ me, tu p’ te” .
Al secondo posto si piazza “Sinceramente” di Annalisa con 21.700 video mentre si piazza terza “Pazza” di Loredana Berté, s scelta per accompagnare oltre 5.400 mila video.
In quattro giorni – annuncia TikTok – sono stati oltre 57 mila video creati utilizzando l’hashtag ufficiale #Sanremo2024.
I 40 video pubblicati nella giornata di ieri dal profilo TikTok @sanremorai hanno complessivamente raggiunto quasi 5 milioni di visualizzazioni mentre i 132 video pubblicati sui profili RAI (@sanremorai, @raiplay, @rairadio2) raggiungono circa 11 milioni di visualizzazioni.
Inoltre, video creati usando i suoni delle canzoni in gara superano i 73 mila video, con una crescita (dati aggiornati alle 07.00 di oggi) di oltre il 139% rispetto alla giornata precedente.

AMADEUS – Mi è dispiaciuto, mi dispiace sempre quando senti dei fischi. Li ho trovati veramente ingiusti per un ragazzo di poco pià di 20 anni”. Amadeus commenta così il disappunto manifestato ieri dalla platea dell’Ariston all’annuncio della vittoria nella serata delle cover di Geolier.
È un ragazzo molto amato, è un talento ed evidentemente è stato votato e ha vinto. È un ricordo che non dimenticherà mai: ha costruito bene la performance, c’erano tanti mondi con Guè, Luchè e Gigi D’Alessio. Credo che le persone non vadano fischiate, soprattutto se lui ha fatto il suo mestiere che è la musica, va rispettato il pensiero di chi l’ha votato. Geolier è un ragazzo forte, credo che questo amore lo fortifichi ancora di più”, ha aggiunto il direttore artistico.

“Chiunque vinca stasera, ritengo che avrà meritato di vincere il festival di Sanremo“. Lo dice Amadeus, commentando la reazione, alla vittoria nella serata cover di Geolier, che ha così ipotecato anche la vittoria di stasera.
Sui social, anche quelli ufficiali Rai, si è scatenata la protesta contro il rapper e contro Napoli. “Vantaggi e svantaggi dei social. Io non ho mai letto un commento, quando posto una foto. So che ci sono i complimenti e mi fanno piacere, ma so che ci sono anche gli insulti e non li leggo. C’è qualcuno che insulta Michael Jackson e Frank Sinatra, perché non dovrebbero insultare me?”, conclude il direttore artistico.

DE GIOVANNI – “Se dovessero essere i fischi di un paese ancora diviso in due, come in tanti sostengono, sarebbero un’umiliazione nazionale“. Lo scrittore Maurizio De Giovanni in un post pubblicato su Facebook torna a parlare del rapper Geolier (che aveva criticato nei giorni scorsi per la scrittura del suo testo in un napoletano poco ortodosso) all’indomani della vittoria nella serata delle cover al festival di Sanremo, contestata dal pubblico dell’Ariston.
“Io però credo che siano più semplicemente e tristemente i fischi dei vecchi di fronte alla vittoria dei giovani, per un gusto che sta cambiando e per la felice invasione di un territorio che si riteneva, follemente, di esclusiva proprietà. In ogni caso, le vittorie si rispettano. E noi, qui, siamo molto felici per uno dei nostri ragazzi, che vince a modo suo” sottolinea De Giovanni.
Specificando poi le sue personali preferenze: “Io, da padre, mi sono sentito morire di tenerezza per Angelina Mango e per Roberto Vecchioni e Alfa; ma quello è un problema mio”.

PD –I risultati del Festival di Sanremo, i fischi dell’Ariston e le polemiche sul napoletano non ci interessano, per noi Geolier ha già vinto e come vincitore lo accoglieremo al ritorno dalla kermesse musicale! Ho proposto al Presidente De Luca di coinvolgere l’artista quale testimonial del contest contro il bullismo e cyberbullismo che coinvolgerà le scuole della Campania – è quanto dichiara in una nota Bruna Fiola, presidente della Commissione regionale Istruzione e Cultura.

Gli attacchi discriminatori contro il giovane artista partenopeo sono frutto di un giudizio superficiale. Tutti dovrebbero poter esprimere se stessi liberamente attraverso le proprie opere, senza essere soggetti a pregiudizi o attacchi ingiustificati” – continua l’esponente del Partito Democratico.

Come Regione Campania siamo impegnati da tempo nella lotta al bullismo ed al cyberbullismo, mettendo in campo tante iniziative, molte delle quali si stanno svolgendo in questi giorni a cavallo del 7 febbraio, giornata internazionale contro tale fenomeno. Inoltre abbiamo già stanziato 200mila euro di fondi regionali per interventi rivolti agli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado del territorio, spero che Geolier accetti il nostro invito e ci accompagni in questa azione” – conclude Fiola.
 
DIODATO – I fischi a Geolier, dopo la vittoria di ieri sera nella serata delle cover al festival di Sanremo, “non credo siano legati alla questione meridionale. Se la gara era tra Angelina e Geolier, Angelina non mi pare sia di Milano”. Lo dice il tarantino Diodato, commentando la reazione del pubblico dell’Ariston e di quella sui social.
Qualche cretino che scrive qualche cretinata ci può stare, ma non lo vedo come antimeridionalismo. E succede spesso che il pubblico in sala percepisca delle cose forti, diverse da quelle che arrivano a casa e che quindi manifesti il suo dissenso”.
È sempre brutto sentire dei fischi, ma non mi sembra siano stati fischiati sul palco durante l’esibizione. Certo è che si poteva esprimere il dissenso dire in maniera più elegante”, ha concluso.
 
SAVIANO – Geolier è stato molto votato? E quale sarebbe il problema? State forse pensando al complotto dei napoletani? Eddai, vi siete presi tutto quello che potevate, con il criterio della spesa storica avete di fatto reso impossibile ogni crescita e miglioramento al Sud. Oggi con l’autonomia differenziata si realizzerà, per legge, la rimozione della Questione meridionale: e rompete le scatole a Geolier? Ma truateve na fatica, perché quella che avete vi lascia troppo tempo libero da sprecare in fesserie. La Rai di governo, poi, ha cercato di rendere #Sanremo il più sterile possibile e invece l’arte è arte, e ha saputo trovare la via per mostrare il Paese, quello vero”. Lo scrive Roberto Saviano su Instagram.
 
BORRELLILa musica del rapper partenopeo Geolier può piacere o meno. Ma trovo vergognoso che l’intero dibattito non solo sui social ma, cosa ancor più grave, nella sala stampa e nel teatro Ariston di Sanremo si sia spostato sulle origini e sul luogo di nascita dell’artista e non sulla qualità della sua proposta musicale”. Lo afferma Francesco Emilio Borrelli, deputato di Alleanza Verdi Sinistra.
Ritengo gravissimo – aggiunge il parlamentare – il commento di un giornalista ripreso in un video amatoriale che afferma ‘Non fate più votare la Campania’ quasi a ipotizzare eventuali brogli di cui non si capisce la natura. Esternazione che cela un sentimento razzista e antimeridionalista che alberga in una parte sempre più consistente di un Paese tornato improvvisamente a trent’anni fa, quando nacque la Lega. E’ inaccettabile che anche nelle conferenze stampa si indugi costantemente sul fatto che Geolier sia nato a Secondigliano da una famiglia umile, quasi come fosse una colpa. La verità è che il cantante napoletano sta ottenendo un consenso ampio in tutta Italia; i suoi video sono tra i più cliccati e i suoi dischi tra i più venduti. C’è da chiedersi a chi dia fastidio questa circostanza e perché. Temo fortemente che in virtù di un ‘Salvinismo’ galoppante che attenta all’unità del Paese in molti abbiano fischiato il ‘napoletano’ e non l’artista”.