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NAPOLI –  “Rappresento la terza carica dello Stato e i cittadini di Napoli comprenderanno il mio dovere di finire il mandato: è giusto così come responsabilità e lealtà nei confronti delle istituzioni. Rimpianti? No, anche perché c’è un grande candidato che è Gaetano Manfredi”.

A Gigi Marzullo non è servito il suo cavallo di battaglia “si faccia una domanda, si dia una risposta” per sentirsi dire queste parole da Roberto Fico, la scorsa notte, nel corso di “Sottovoce”, il suo programma su Rai Uno. Tra l’altro, quando è giunta la fatidica domanda, Fico ha risposto così: “Qualche volta mi chiedo se mi trovo nel posto dove davvero vorrei essere, come persona, in questo momento della vita. E la risposta è sì”.

Del resto, il presidente della Camera è stato il primo a capire che, col semestre bianco alle porte e con un Governo delle larghe intese che vanno rinsaldate giorno dopo giorno, non poteva lasciare quel posto così nevralgico.

Così, “quando un giorno è appena finito e un altro è appena iniziato”, Marzullo ha preannunciato che “non parleremo di politica”. Ma la domanda è scappata lo stesso: “Avrebbe voluto fare il ministro?”. Risposta: “No, ho voluto fare fortemente il presidente della Camera, credo fortemente in un ruolo centrale del Parlamento”.

E quindi: Napoli (e il Napoli) è nel cuore del napoletano Roberto Fico. Ma, almeno per ora, il sogno di diventare sindaco della sua città è da riporre nel cassetto.

Chi quel cassetto, invece, l’ha aperto da tempo (secondo Claudio Velardi, in una lettera oggi a Il Mattino, da 5 anni) è Antonio Bassolino. Oggi è stato all’Avvocata, in piazza Mazzini. E ha mandato anche lui un messaggio a Manfredi: “Io, il ‘Patto per Napoli’ lo sto costruendo con tutti i quartieri. Il patto – ha spiegato l’ex sindaco, 28 anni dopo di nuovo candidato per Palazzo San Giacomo – si fa con i cittadini napoletani in primo luogo. Questo è quello che vogliamo fare: incominciamo dalle cose concrete, sapendo che noi abbiamo ora una grande possibilità”.