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Napoli – Prosegue la lotta alla camorra organizzata con piccoli gesti che rompono il silenzio di chi teme la malavita. Nella stazione di Montesanto è stata piazza infatti in una bacheca la Fisarmonica di Petru Birlandeanu, vittima innocente di camorra ucciso a 33 anni nel lontano 2009.

Queste le parole di Alessandra Clemente in un post sul proprio profilo facebook: “C’è una fisarmonica oggi a Montesanto, ma è muta. Nessuno la suona. Le dita che veloci cercavano il suono dentro di lei o nel petto dell’uomo che la reggeva sono ferme da quella maledetta sera del 2009, quando la camorra coprì quel suono con la sua musica, quando i suoi strumenti di morte zittirono quello strumento di gioia.

Petru Birlandeanu morì così, ammazzato dalle pallottole che fischiarono un motivetto stonato e gli portarono via la vita. Adesso la fisarmonica è muta, per questo abbiamo il dovere di non esserlo noi e non lo saremo mai. Lo dobbiamo a Petru, uomo gentile, un figlio di Napoli giunto da lontano. Non dimentichiamo come città il suo sacrificio e la nostra lotta con gli strumenti della giustizia, della cultura e dei diritti alla criminalità organizzata”.