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NAPOLI – Lui, San Gennaro, alle 10:01, ha mantenuto la promessa: sangue sciolto, miracolo. Miracolo per tutti i napoletani. Loro, due dei quattro principali candidati sindaco, rispettivamente alle 12:18 e alle 13:19, non hanno fatto lo stesso. O meglio: sono andati avanti per la loro strada.

Prima il “devoto laico” Antonio Bassolino, poi Alessandra Clemente, facendo divulgare dai rispettivi uffici stampa le foto della loro partecipazione al rito, hanno sostanzialmente disobbedito al Vescovo Mimmo Battaglia che aveva dato indicazioni per tenere fuori la campagna elettorale dal rito del miracolo a cui tutta Napoli guarda.

E quindi, Bassolino: sui social, assieme alla moglie Annamaria Carloni, si è fatto immortalare già di buon mattino sul sagrato del Duomo dove, causa Covid, erano disposti solo 200 posti per i fedeli. “Per rispetto, come sempre, parteciperò come semplice cittadino dall’ultima fila”, aveva annunciato oggi al Mattino. Alle 12:18, invece, il suo ufficio stampa ha diffuso la foto all’interno della chiesa, mentre saluta il Vescovo. 

Fatto sta che sicuramente non l’ha fatto da invitato, come anticipato ieri dal Mattino che ha descritto la linea imposta quest’anno dalla Curia napoletana. “Certo, i candidati sindaco potranno esserci – ha scritto Luigi Roano – ma da devoti”, “con lo spirito giusto”. Senza alcuna strumentalizzazione di carattere elettorale, insomma.  

E invece, lo spirito è stato quello delle macchine fotografiche e dei social media manager in azione per accaparrarsi qualche voto anche nel caso di Alessandra Clemente. L’ex assessora si è presentata al Duomo “come devota”. Ma, evidentemente, anche lei non come una semplice devota se ha fatto diramare le sue foto al Duomo con tanto di dichiarazione.

In ogni caso. C’è da dire che i due principali competitor per la successione al soglio di De Magistris, Gaetano Manfredi e Catello Maresca, hanno avuto un comportamento molto più in linea rispetto a quanto richiesto da don Battaglia. Nessuno dei due si è fatto vedere nè si è fatto immortalare al Duomo, tanto per iniziare.

Maresca, subito dopo il miracolo, ha solo scritto sul suo profilo Facebook: “Il sangue si è sciolto. San Gennaro ha benedetto la nostra città anche stavolta. Napoli ha un gran bisogno di ripartire, questo è un inizio incoraggiante”. Passo e chiudo.

Manfredi, sempre su Facebook, invece, subito dopo il miracolo, è stato addirittura telegrafico: “Grazie San Gennaro”. E poi ha commentato dicendo, tra l’altro, che la città “va amata con i fatti concreti”.
 
Ora, per la cronaca. San Gennaro, a 14 giorni dalle elezioni, si è regolato così: col sangue già sciolto prima ancora che l’ampolla raggiungesse l’altare. Quest’anno, evidentemente, doveva andare così.