- Pubblicità -
Tempo di lettura: 4 minuti

Napoli – Il futuro di Cava Suarez: le commissioni Ambiente e Diritto alla Città aprono la discussione. L’area, situata nella zona ospedaliera e attualmente sequestrata a causa di sversamenti illeciti di rifiuti, rientra nella zona del Piano Urbanistico Attuativo Vallone San Rocco approvato nel 2013 e mai realizzato. Le commissioni presiedute da Marco Gaudini ed Eleonora de Majo hanno incontrato oggi i rappresentanti del Comitato Parco dei Colli, l’assessore Raffaele Del Giudice, i dirigenti Rosaria Contino del servizio Ambiente e Massimo Santoro del servizio Pianificazione Urbanistica Attuativa e l’assessore della Municipalità 3 Egidio Giordano per fare il punto sulle attività già concluse e su quelle possibili per liberare la zona dai rifiuti. La vicenda vede al centro un terreno denominato Cava Suarez, di proprietà dell’Arciconfraternita dei Pellegrini, affidato a una società, la Edil Camaldoli Sansone, per attività di ricomposizione ambientale, autorizzate dalla Regione Campania nel 2013. Utilizzata non solo come deposito di materiali di scavo e di quelli autorizzati dal provvedimento regionale, ma anche di rifiuti di vario genere, speciali e pericolosi come l’amianto, l’area è stata più volte sequestrata.

Il Comitato del Parco dei Colli, oggi presente in commissione con i suoi rappresentanti Giuseppe Polese e Raffaele Zocchi, ha esposto alle commissioni Ambiente e Diritto alla Città le preoccupazioni dei cittadini che vivono nelle vicinanze della cava e che chiedono la rimozione dei rifiuti e la bonifica dell’area, anche
in vista dell’attuazione del PUA del Vallone San Rocco, approvato dalla Giunta comunale nel 2011. Le ultime azioni poste in essere dal Comune rispetto all’area – la quale, ha spiegato la dirigente del servizio Ambiente, Rosaria Contino, è al centro di un procedimento giudiziario – hanno riguardato l’adozione di un’ordinanza sindacale nei confronti del responsabile dello sversamento di rifiuti, finalizzata alla loro rimozione; al proprietario è stata, invece, ordinata l’eliminazione dell’amianto. L’ordinanza è giunta a conclusione di un’attività di verifica svolta in sinergia con altri soggetti: la Regione, che ha revocato l’autorizzazione rilasciata, la Città Metropolitana, l’Arpac e il Ministero dell’Ambiente, intervenuti ciascuno per la propria competenza con diversi provvedimenti. Tutti i risultati raggiunti, ha ricordato l’assessore all’Ambiente, Raffaele Del Giudice, sono frutto di un tavolo tecnico istituito in assessorato che ha portato all’apertura del procedimento giudiziario, tuttora in corso, e all’impulso di quello amministrativo, culminato nell’emanazione dell’ordinanza. Resta fermo, comunque, il divieto allo svolgimento di qualsiasi attività, e questo costituisce già un importante risultato. In attesa del risanamento ambientale, che precede qualsiasi altra azione, non è possibile pensare ad attuare alcuna azione di trasformazione. Il dirigente del servizio di Pianificazione Urbanistica Attuativa lo ha spiegato ricordando che il PUA approvato nel 2011 riguarda un’area, quella del Vallone San Rocco, molto più ampia e prevede interventi a carico di soggetti privati e un convenzionamento con il Comune.

La situazione attuale di Cava Suarez, inoltre, non fa ben sperare sulla possibilità di intervento di soggetti interessati a piani di trasformazione.
Per un coinvolgimento dell’Arciconfraternita dei Pellegrini e per una verifica sulla sua competenza alla rimozione dei rifiuti si sono espressi sia l’assessore della Municipalità 3, Egidio Giordano, sia i consiglieri intervenuti. Mario Coppeto (Napoli in Comune a Sinistra) ha posto l’accento sull’importanza dell’ordinanza. Tuttavia, ha sottolineato, in mancanza di risorse per agire in danno, il Comune è vincolato ad avviare un rapporto con la proprietà per verificarne le proposte e la disponibilità ad azioni comuni che sblocchino l’attuale stallo.
Per Stefano Buono (Verdi-Sfasteriati) se il proprietario non propone una propria iniziativa in linea col Piano Regolatore, l’unica strada è l’intervento pubblico, da attuare in sinergia con altri enti e intercettando tutte le possibili fonti di finanziamento. Domenico Palmieri (Napoli Popolare) ha ricordato che il Testo Unico Ambiente chiarisce bene le responsabilità del proprietario in materia di rifiuti; questi, pertanto, va considerato destinatario delle azioni
del Comune. Sull’aspetto normativo e sull’attività da mettere in campo con la parte proprietaria di Cava Suarez, le commissioni hanno proposto un approfondimento, delegando le attività all’assessorato all’Ambiente.