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Napoli – Con la partecipazione dell’assessora ai Giovani e Sicurezza Alessandra Clemente, la commissione presieduta da Claudio Cecere ha oggi discusso dell’abuso di sostanze tra gli adolescenti con Edoardo Ponticiello, dirigente medico della pediatria d’urgenza dell’Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale Santobono Pausilipon e con il presidente dell’associazione Locali da ballo (SILB) Vincenzo De Pompeis.

Per il presidente Cecere, l’abuso di alcol e droga tra i minori è problema ancora molto sottovalutato; bene quindi che siano colte tutte le occasioni per focalizzare l’attenzione su questo fenomeno come avverrà nel convegno “Le sostanze d’abuso in età evolutiva: una nuova emergenza”, organizzato dal prossimo 27 febbraio, presso l’Ordine dei medici di Napoli. Il responsabile scientifico del convegno, il dottor Ponticiello, è oggi intervenuto in commissione, sottolineando l’importanza di un confronto, anche in un contesto strettamente tecnico, quale quello di un convegno medico, con le istituzioni impegnate sul proprio terreno per contrastare questa pressante emergenza che oggi caratterizza anche l’ambito della pediatria, come si evince da uno studio condotto presso il Dipartimento di Emergenze pediatriche dell’ AORN Santobono-Pausilipon sui casi di intossicazione da sostanze d’abuso in bambini e adolescenti. Se i dati nazionali diffusi dal dipartimento per le politiche antidroga del Ministero dell’interno, relativi al 2017, mostrano un aumento del consumo di sostanze diverse, accanto alla cannabis, si registra tra i minori anche un aumento dei reati connessi alle tossicodipendenze, mentre il dato, per gli adulti, mostra una tendenza alla diminuzione; la Campania si colloca su una fascia intermedia tra le regioni italiane, ha spiegato il dottor Ponticiello, che si è poi soffermato sul cosiddetto “consumo problematico”, cioè quello che richiede un sostegno medico per gestire gli effetti del consumo, con un aggravio per il servizio nazionale sanitario, e che vede un aumento del 35% tra i minori di 14 anni. Cresce esponenzialmente, ha concluso il dottor Ponticiello, l’esposizione involontaria dei bambini a sostanze tossiche, ad esempio, l’ingestione di hashish: la casistica del centro antiveleni, mostra che se dal 2007 al 2014 ci sono stati 10 casi, nel solo anno tra il 2016 e il 2017, 24 sono stati i casi registrati presso il solo Santobono. Anche il consumo di alcol in età pediatrica (fino ai 14 anni) segna un aumento di casi, e non è da sottovalutare il fatto che tra i giovanissimi si diffondono pratiche altamente rischiose, come l’assorbimento dei superalcolici attraverso la mucosa oculare.

Per l’assessora Clemente, determinante, nel progettare politiche pubbliche rivolte ai giovani, è assumere la velocità degli aggiornamenti ed usare metodologie di comunicazione adatte e capaci di raggiungere i giovani, al di là dei singoli casi di cronaca.  Per le istituzioni, è la scuola il presidio pubblico capace di parlare a giovani e giovanissimi coinvolgendo anche le famiglie. Dal punto di vista dei controlli, inorgoglisce l’attività dell’unità Emergenze sociali e tutela minori della Polizia Locale: la sua attività, nell’ambito dei controlli per la Movida, mostra che almeno per il 70% gli interventi sono connessi all’uso di sostanze stupefacenti; il Comune, in questi casi, oltre al coinvolgimento dei genitori, comunica i dati al sistema sanitario nazionale. La collaborazione tra le istituzioni, Comune, Asl, scuola, è determinante per intervenire per la prevenzione, e così la collaborazione con gli imprenditori della movida, che possono fare molto, ad esempio, garantire la gratuità all’accompagnatore che si impegna a non bere.

Una proposta, quest’ultima, fatta anni fa proprio dai gestori delle discoteche, ha confermato De Pompeis, ricordando che i locali notturni sono soggetti ad una legislazione molto rigorosa e che chi fa un investimento in una attività imprenditoriale difficilmente la mette a rischio somministrando, ad esempio, alcol ai minori. Massima disponibilità, da parte dei gestori delle discoteche, a partecipare a campagne di contrasto e prevenzione.

La necessità di affiancare ai controlli anche un lavoro di informazione, con i mezzi più adatti al pubblico giovanile, con video ad esempio, è stato sottolineato anche dalla consigliera Rosaria Galiero (Sinistra Napoli in Comune a Sinistra) per la quale, soprattutto nelle periferie, il fenomeno dell’alcolismo tra giovanissimi è molto diffuso, ed è un fenomeno che spesso sfugge alle statistiche ed ha conseguenze drammatiche.