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Napoli – Il covid ha fermato le celebrazioni per la festa dei defunti. Nonostante le rassicurazioni e le misure predisposte del comune, i napoletani quest’anno non sono andati a rendere omaggio ai propri cari, per timore degli assembramenti o per una comunicazione non efficace da parte delle autorità cittadine. Ad ogni ingresso del cimitero monumentale di Poggioreale sostano schiere di fiorai la cui merce è rimasta sostanzialmente invenduta. “Saremo costretti a buttare tutti i fiori” racconta una signora all’ingresso di via Santa Maria del Pianto; “Le persone neanche sapevano che oggi il cimitero fosse aperto” commentano altri, mentre caricano i fiori invenduti sui furgoncini.

Un nutrito numero di agenti della polizia municipale presidia ogni ingresso, coadiuvati dai carabinieri, dalla protezione civile, funzionari dell’Asl, ma già intorno a mezzogiorno nessuno controlla più la temperatura.

I viali del cimitero sono rimasti quasi del tutto deserti. I pochi visitatori presenti, tuttavia, hanno seguito scrupolosamente le precauzioni. Tutti erano muniti di mascherina e mantenevano il distanziamento l’uno dall’altro.

Solo pochi loculi hanno fiori freschi, a testimonianza del fatto che quest’anno si è preferito non recarsi nella struttura cimiteriale. Nonostante la scarsa affluenza, il sindaco de Magistris ha espresso soddisfazione: “Sono contento che abbiamo tenuto aperto i cimiteri nel rispetto di tutte le regole e precauzioni, con un grande senso di responsabilità dei napoletani perché questo è un anno difficile”.

Questa mattina, in occasione della commemorazione dei defunti presso la chiesa del cimitero di Poggioreale, l’Arcivescovo di Napoli, cardinale Crescenzio Sepe, ha voluto dedicare un pensiero alle vittime del covid: “Ho negli occhi le scene drammatiche della prima ondata in cui i camion dell’Esercito trasportavano le bare e il dramma dei familiari di tanti che non hanno putito salutare e vedere per un ultimo minuto un parente, un genitore, un figlio. Questo è un dramma nel dramma che lacera il cuore”.