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Napoli – Nel giro di poco tempo ci saranno novità e notizie sulle indagini e le attività della Procura di Napoli sull’omicidio di Ugo Russo, il 15enne ucciso la notte del primo marzo 2020, durante un tentativo di rapina ai danni di un carabiniere in borghese (quest’ultimo indagato per omicidio volontario, ndr). Lo riferisce, in una nota, il comitato “Verità e Giustizia per Ugo Russo”. Secondo quanto si legge nel comunicato, il procuratore aggiunto Sergio Ferrigno ha incontrato oggi Enzo Russo, padre di Ugo. Enzo Russo stamattina è incatenato insieme con la moglie nello spiazzale del Tribunale esponendo dei cartelli per chiedere “verità e giustizia” sulla morte del figlio. La famiglia di Ugo ha quindi interrotto il presidio permanente organizzato per testimoniare, continua la nota, “la fiducia nel lavoro della giustizia, che però non sopprime l’urgenza che tutto questo si traduca finalmente nel terminare e rendere pubblici gli atti di indagine. Primo passo per il percorso di accertamento della verità su quella notte maledetta e su un capo di imputazione, lo ricordiamo, per omicidio volontario”, si legge ancora nella nota.

“Le leggi che sostengono le famiglie di vittime di violenza (anche quando non è violenza mafiosa), – sottolinea il Comitato – prevedono comunque forme di accompagnamento psicologico e informativo dei familiari che finora nei confronti dei familiari di Ugo Russo non sono mai stati disposti. Il procuratore aggiunto ha spiegato a Enzo Russo che i tempi delle sospensioni covid hanno determinato altri ritardi dei termini, da calcolare non in 45 ma in 64 giorni a quanto pare (che però cosi sarebbero comunque scaduti il cinque maggio) garantendo nel contempo che la Procura di Napoli è impegnata ad un accertamento scrupoloso dei fatti, con una mole di attività che ‘sarà evidente alla pubblicazione degli atti'”.

Riprende quindi l’attesa ma non il silenzio – conclude il comitato – dopo un anno di processo mediatico alla famiglia di Ugo, al murales e quant’altro abbiamo urgenza che cominci il processo per l’accertamento della verità sull’omicidio di un ragazzo di 15 anni”.