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Mestre – Confermata la condanna all‘ergastolo nel processo d’appello a Mestre per Stefano Perale, il professore di inglese che, nel 2017, uccise l‘ingegnere napoletano Biagio Buonomo e la sua fidanzata Anastasia Shakurova, incinta di cinque mesi del fidanzato. L’accusa è di duplice omicidio aggravato, violenza sessuale, vilipendio di cadavere e procurato aborto. La coppia era stata attirata nella casa del professore, narcotizzata e poi finita, ma prima di arrivare a questa conclusione, l’insegnante mise su una vera e propria esecuzione da film horror. Questo finale nasce dal fatto che Perale si era innamorato di Anastasia ma non era corrisposto.

IL FATTO – Una sera arriva l’invito a cena con la scusa di festeggiare l’imminente matrimonio della coppia, ma è solo il piano per ucciderli. E prima li stordisce con un cocktail alterato, poi porta l’esanime Anastasia sul letto, la stupra, la uccide e continua a stuprarne il cadavere. L’ingegnere napoletano, invece, viene finito a colpi di spranga. Infine la chiamata alle forze dell’ordine. Col susseguirsi delle indagini è emersa la premeditazione di Perale, vista la presenza di telecamere in casa per riprendere le scene dello stupro e il sonnifero nelle bevande. Ieri è stata letta la sentenza che parla anche di un risarcimento da un milione e mezzo di euro alle famiglie delle due vittime. Perale, invece, punta al ricorso chiedendo una nuova perizia psicologica.