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Parla del bambino che gli sfugge dalle mani e si dirige verso il mare, inciampando e finendo in acqua, Adalgisa Gamba, la donna accusata dell’omicidio del figlio di due anni e mezzo avvenuto domenica sera a Torre del Greco (Napoli). Lo fa nel corso dell’interrogatorio alla presenza del pubblico ministero tra la serata del 2 e la mattina del 3 gennaio: ”Siamo arrivati qua (dice parlando della zona La Scala, ndr) e lui mi ha lasciato la mano ed ha iniziato un po’ a correre a mare. Si è ricordato che forse d’estate correva sulla spiaggia”. Poi aggiunge: ”Poi si è bagnato, giocando è entrato e non sono riuscita a prenderlo in tempo. Poi ha inciampato perché forse c’era qualcosa a terra, è inciampato e si è steso”. La donna dice di essere arrivata ad un vicino scoglio, passando anche dal mare: ”Mi guardava, respirava. Ha preso dell’acqua ma comunque respirava. Io poi ho chiesto aiuto a qualcuno ma non mi hanno sentito. Mi sono bagnata il giubbino ed era pesante e non riuscivo a nuotare per tornarmene. Io toccavo sempre, perché non sono molto pratica a nuotare”.