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Napoli – In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne i lavoratori Whirlpool di Napoli si dimostrano ancora una volta sensibili alle istanze sociali che toccano la nostra terra e non solo. 

Numerose le iniziative di lavoratrici e lavoratori che per la giornata di oggi porteranno sulle loro bacheche Facebook come immagine del profilo una panchina rossa, simbolo della lotta contro la violenza di genere. “Ogni forma di violenza è un crimine – spiegano – contro noi stessi quello contro le donne è una ferita che segna ogni uomo che se ne fa artefice”.

Alcuni, come l’operaio Vincenzo Accurso, “hanno segnato il viso non con un semplice rossetto ma con una x sanguinante la x rossa che la multinazionale ha messo su di noi e su tutte le donne della Whirlpool. Oggi attraverso la violenza anche su queste lavoratrici ricordiamo la violenza che esercita la multinazionale. Le violenze non sono solo fisiche e le violenze fatte sulle mamme mogli lavoratrici del sito di Napoli appartengono ad ognuno di noi che insieme continuiamo a lottare”.

Quando si parla di violenza sulle donne – racconta la lavoratrice Italia Orofino si pensa subito alla violenza fisica, a quei segni indelebili sul corpo, a quelli che ti annientano dentro, che ti portano a pensare che sei una nullità, che non vali niente, che lui forse ha ragione, ed è solo e soltanto colpa tua. A quei momenti di rabbia, a momenti in cui vorresti gridare aiuto al mondo, ma la paura è più forte ed allora taci….taci e continui a tacere sperando solo che tutto finisca presto. Eppure esistono altre violenze, diverse ma ugualmente da condannare, quelle che nessuno racconta mai, quelle che si ignorano perché non le comprendi. La violenza dei potenti, quella dei più forti. Non ti toccano, non ti sfiorano nemmeno, non c’è uno schiaffo e nemmeno un graffio, ma pian piano ti annientano, ti svuotano dentro, ti tolgono l’anima, la libertà, la dignità, la felicità, la possibilità di reagire e di combattere. No, non possiamo tacere per sempre, non si può sempre far finta di niente. Io grido, grido al mondo intero, soffrendo contro il silenzio dei potenti”.

Oggi in programma anche “Gli stati generali delle donne”. Sarà possibile seguire la diretta Facebook sulla pagina: gli stati generali delle donne.