- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Napoli – Lunedì prossimo, alle 17:30, a Napoli è attesa Giorgia Meloni. La leader di Fratelli d’Italia sarà per la prima volta in città a sostenere la candidatura a sindaco di Catello Maresca. L’occasione sarà la presentazione del fortunatissimo libro che ha dato alle stampe: “Io sono Giorgia”.

Ma ciò che sta facendo molto discutere in queste ore nel partito napoletano è la location scelta per l’evento: ‘L’arenile’, lo storico locale di Umberto Frenna contro il quale, in passato, molti di coloro che ora si ritrovano in Fratelli d’Italia hanno imbastito una importante battaglia politica per le modalità di concessione di quell’area. Petizioni, interpellanze, interrogazioni che hanno persino interessato il Parlamento: a molti rappresentanti della destra cittadina, l’operazione-L’Arenile era sembrata una sorta di “esproprio proletario”.  

E ora, portarci la Meloni, a quegli stessi rappresentanti sembra una sconfessione pubblica della loro battaglia politica: una sorta di “sanatoria” implicita.

Qualcuno, in direzione provinciale, ha tentato di aprire la discussione su questa scelta. Ma il commissario Andrea Delmastro delle Vedove ha portato all’attenzione dei dirigenti di Fratelli d’Italia il pacchetto già bell’e confezionato. Che, quindi, non si è potuto aprire e modificare.

Sta di fatto che i problemi che pure informalmente si fanno presente all’interno di Fratelli d’Italia in vista di lunedì non si esauriscono alla location: “E’ che la Meloni a Bagnoli è un rischio anche dal punto di vista dell’ordine pubblico”, riflette più di qualuno. Il collettivo del lido Pola e gli attivisti della Casa del Popolo di Villa Medusa sono vissuti come due incubi da più di un dirigente di Fratelli d’Italia.

Tant’è che qualcuno di loro vorrebbe avvertire direttamente lo staff della Meloni pur di metterla a riparo da brutte sorprese. Le quali, in ogni caso, potranno arrivare anche prima di lunedì. Dopodomani, per la precisione. Quando, in Tribunale, è attesa la pronuncia del Gip per il caso del voto di scambio che potrebbe rinviare a giudizio, tra gli altri, Michele Schiano di Visconti, l’attuale capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio regionale nonchè l’uomo di cui più si fida Delmastro delle Vedove.

Tanto è vero che, dopo un anno di commissariamento, starebbe in procinto di lanciare la volata per la guida del partito napoletano proprio a lui.  “L’arenile” non rappresenta una semplice diatriba per la location di un evento: di certo non è la stessa spiaggia e lo stesso mare per tutti.