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Napoli – Scatta l’inchiesta sulla vicenda del Frecciarossa 9604 delle 5,17 di domenica in partenza da Brescia e diretto a Napoli è stato soppresso dopo che il capotreno si è accorto che i due macchinisti erano ubriachi. Lo stesso capotreno aveva capito che qualcosa non andava per il verso giusto dopo che aveva richiesto di salire sul convoglio ma i macchinisti non erano stati in grado di aprire le porte. A quel punto è arrivata la Polfer. I poliziotti hanno sottoposto i due macchinisti al test dell’etilometro. Entrambi sono risultati positivi. Uno dei due in particolare, un macchinista di 35 anni, aveva nel sangue una presenza di alcol pari a 1,95. I passeggeri, 67 in attesa di salire sul Frecciarossa per Napoli, sono stati dapprima trasferiti a Milano e da lì hanno potuto raggiungere il capoluogo campano. Il collega più giovane, 23enne, con cui aveva cenato la sera precedente, non si era invece presentato al lavoro. Rintracciato in albergo, è stato portato in ospedale in preda al malessere. Secondo la Polfer non ci sarebbe dolo nel comportamento dei macchinisti, dunque non vi sarebbero gli estremi per indagarli. La Procura però è di idea diversa, e ritiene che i due di qualche reato, fosse pure “solo” di interruzione di pubblico servizio, debbano rispondere. Le indagini proseguono. Intanto sul tavolo del magistrato è anche arrivato un esposto del Codacons che chiede di indagare per attentato all’incolumità pubblica.