Resterà ancora con la mamma, almeno fino al 25 ottobre, il bambino ischitano con cui la donna era fuggita per evitare che finisse in una casa famiglia. La Corte d’Appello di Napoli ha sospeso l’esecuzione del provvedimento con cui il piccolo veniva affidato dal tribunale per i minori ad una comunità e contro il quale la madre aveva presentato ricorso; fino a mercoledì prossimo dunque la donna e il figlio resteranno ancora insieme fino all’esito di una nuova udienza del processo che vede coinvolti entrambi i genitori.
Ieri sera madre e figlio, scomparsi da alcune ore, erano stati rintracciati dalla Polizia di Stato a casa di parenti a Lacco Ameno: la donna si rifiutava di lasciar andare il piccolo, e per tranquillizzare gli animi era giunto sul posto anche il sindaco del piccolo comune isolano, Giacomo Pascale. In serata si era deciso di lasciare il bambino in custodia alla madre, nella casa in cui erano stati trovati, ma predisponendo il controllo delle forze dell’ordine per evitare che se ne allontanassero, in attesa appunto della decisione dei giudici che è giunta poco fa.
Dopo l’inizio della causa di separazione tra i coniugi il bimbo viene era stato affidato congiuntamente alla madre ed agli assistenti sociali. In seguito il tribunale aveva deciso che il piccolo dovesse andare a vivere con le zie paterne, ma la mamma invece lo aveva tenuto con sé: i giudici le avevano quindi revocato la responsabilità genitoriale disponendo che il bambino andasse a vivere in una casa famiglia. Ordine che la donna ieri ha disatteso, fuggendo per alcune ore col piccolo.
Madre in fuga col figlio, sospeso affidamento a casa famiglia
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