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Napoli – Ad un giorno dall’ondata di maltempo su Napoli si raccolgono i cocci dei disagi provocati. I numeri non fanno ben sperare. Sarà anche stata un’ondata di maltempo “imprevedibile”, mai vista prima, forse conseguenza dei cambiamenti climatici. Ma ciò non toglie che non è la prima volta che il maltempo provoca ingenti danni nel capoluogo campano. A distanza di anni, però, sembrerebbe ancora mancare una buona manutenzione del verde pubblico cittadino.

E’ difatti imbarazzante che in una città come Napoli non sia mai neanche stato fatto un censimento del verde pubblico e l’ufficio di tale area tematica a Palazzo San Giacomo conta su un solo dirigente.  Mentre per la manutenzione non c’è nemmeno un operaio in caso di emergenza. E al comune non tocca che affidarsi a ditte esterne.

Eppure l’emergenza alberi in città è un fatto abbastanza conosciuto. Solo un anno fa, nel polo universitario della Federico II in via Claudio a Fuorigrotta, perdeva la vita un ragazzo di soli 21 anni, a causa proprio di un albero caduto per il maltempo.

Ieri all’ippodromo di Agnano, abbiamo così dovuto rivivere a malincuore un qualcosa di già visto. Che sia, quindi, il caso di incominciare a monitorare la situazione del verde pubblico è ormai sotto gli occhi di tutti.

E se per il verde urbano la situazione è già grave, non si può dire certo di meglio per i parchi pubblici. Nonostante la città gode di numerosi giardini monumentali e luoghi d’interesse immersi nel verde, la loro cura non è sempre quella che meriterebbero questi siti.

A mancare anche qui è la manutenzione costante dei parchi. Basti pensare che in tutta Napoli ci sono solo una ventina di persone per curare decine e decine di ettari. Passando dal Parco Virgiliano a Posillipo fino al Parco Troisi a San Giovanni a Teduccio, la situazione non cambia e il verde pubblico muore nell’incuria generale giorno dopo giorno.

Succede così che in una giornata di emergenza, come quella di ieri, Napoli resta in ginocchio. Ed a noi restano i disagi creati dal maltempo e dell’incuria sul verde pubblico.