- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti


Presieduto da Vincenza Amato, il Consiglio comunale si è aperto alla presenza di 27 consiglieri. Su proposta del consigliere Massimo Cilenti (Napoli Libera) è stato osservato un minuto di silenzio per la persona senza fissa dimora morta ieri mattina in Piazza De Nicola.

Ai sensi dell’articolo 37 del Regolamento comunale, Alessandra Clemente (Misto) ha voluto ricordare le vittime del terremoto in Turchia e Siria e ha chiesto all’amministrazione di costituire un centro di raccolta per aiutare le persone che stanno soffrendo questo dramma.

Sull’autonomia differenziata, oggetto della seduta consiliare monotematica, è intervenuto il Sindaco Gaetano Manfredi. Manfredi ha ricordato come la costituzione preveda l’uguaglianza dei servizi su tutto il territorio nazionale, ma i dati mostrano grandi differenze nella qualità dei servizi pubblici, conseguenza delle sperequazioni nella spesa pubblica, che privilegia di gran lunga il Nord. Riguardo la dimensione economica complessiva poi, l’unico modo per il paese di migliorare produttività e competitività è legato all’eliminazione dei divari esistenti che colpiscono il Sud, le donne, i giovani. Questo è anche l’obiettivo del PNRR. Per questo motivo, un disegno di legge che cristallizzi la situazione attuale, generando l’aumento dei divari, appare poco utile al paese.

Un’altra criticità del disegno di legge è legata alle materie che potrebbero essere oggetto dell’autonomia differenziata. Permettere che ogni regione possa legiferare in maniera differenziata su temi come ambiente, energia, istruzione, trasporti appare in contrasto con la necessità di trattare questi temi all’interno di un contesto più ampio, nazionale ed europeo

Manfredi ha poi sottolineato come il disegno di legge del governo escluda dalla devoluzione dei poteri i comuni le istituzioni di prossimità, che dovrebbero essere invece potenziate per assicurare un miglioramento delle condizioni di vita dei cittadini.

Necessario, ha concluso Manfredi, discutere di una riforma complessiva degli enti locali e di un ripensamento del Titolo V della Costituzione, che, partendo dalla consapevolezza che l’autonomia è un valore, tenga conto degli interessi dei cittadini e che coinvolga tutte le forze del paese, in modo da trovare una sintesi efficace tra le diverse posizioni.