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Non credo che un’eccessiva competizione tra il Pd e il M5s aiuti il fronte progressista, credo sia un errore politico”. Lo ha affermato il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, a ‘Il Corriere delle città’ ed ha aggiunto: “Ritengo che oggi nell’area progressista ci sono due grandi forze ma non sono le sole perché credo che una grande area di centrosinistra non può prescindere da riformisti e cattolici: un vero campo progressista deve essere fatto da tutte queste forze insieme. E’ ovvio che è più facile trovare un’identità d’azione politica a livello locale rispetto a grandi questioni internazionali che sono più complesse”.
Manfredi ha sottolineato la necessità di “partire dai temi”.
Oggi – ha detto – esiste il tema di un grande riformismo radicale che guardi all’inclusione sociale, alla crescita, al tema dei diritti e dei doveri dei cittadini, di un riformismo che sia in grado di avere una visione innovativa della società: il ruolo dei partiti progressisti è guardare al futuro. Mi sembra invece che oggi si fanno tattiche e posizionamenti politici e non si parla dei problemi reali delle persone e credo che questo sia un grande limite di questa fase politica”, ha concluso.

E’ una norma che non va nella direzione di essere un beneficio per l’Italia, crea solo più problemi di quelli che abbiamo oggi. È una grande bandiera politica, aveva forse senso 30 anni fa, ma oggi è antistorica”.
E’ la posizione del sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, sul tema del ddl Calderoli sull’autonomia differenziata.
Manfredi, intervenuto a ‘Il Corriere delle città’ ha ribadito il proprio giudizio “negativo” sul testo di riforma “perché va contro quello che serve oggi“. Manfredi ha sottolineato che l’autonomia “parcellizza una serie di competenze che sono strategiche: pensiamo al commercio estero, ai porti, all’energia. Su questi temi già oggi l’Italia è troppo piccola per poter competere a livello globale e anzi queste materie dovrebbero essere devolute all’Europa e non lasciarle alle Regioni e dunque l’autonomia va proprio nella direzione opposta a quello che serve per l’interesse nazionale”.
Altro nodo per cui Manfredi ha ‘bocciato’ l’autonomia proposta dal Governo Meloni è l’assenza di un riordino degli enti locali. “Non credo in un regionalismo in cui le regioni siano ente programmatorio ed anche attuatore e in generale non credo che le regioni abbiano dato grande prove di sé in questi 30 anni – ha affermato – i sindaci che erogano tutti i servizi di prossimità hanno tutti obblighi e non hanno poteri né soldi.
In un riordino delle autonomie sarebbe fondamentale un ruolo più importante dei Comuni e delle aree metropolitane”. Infine, altro tema per cui Manfredi è contrario all’autonomia è quello dei divari. “L’Italia non cresce perché ha troppi divari – ha evidenziato – per far crescere il Paese e dare più benessere a tutti bisogna ridurre i divari: se facciamo una legge che cristallizza i divari e anzi li peggiore, condanniamo l’Italia a una marginalità politica ed economica”.

Credo che la differenza tra la destra e il fronte progressista non è solo nei contenuti e nei valori ma nel modo di essere. In questo momento abbiamo una politica molto leaderistica, e forse è indispensabile, ma io credo in un centrosinistra dove lo sforzo sia più collettivo”.
Lo ha affermato il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, parlando a ‘Il Corriere delle città’ ed ha aggiunto: “Non abbiamo bisogno del salvatore della patria, ma di una comunità di persone che sia in grado di mettere un po’ indietro il proprio ego e metta avanti il valore condiviso mettendosi a disposizione della comunità. Se questo è il progetto io darò sicuramente il mio contributo e credo che il Sud si potrà far sentire perché il futuro dell’Italia si gioca nel Mezzogiorno”.

A fine febbraio iniziano le demolizioni ma è un processo di progressiva sostituzione edilizia. Dunque non significa che alla fine del mese si demoliranno le Vele nella loro interezza, ma progressivamente saranno tolti dei pezzi e costruiti nuovi edifici, così che alla fine del percorso resterà una sola Vela, che non avrà funzioni abitative, e costruiremo un quartiere eco sostenibile, a misure di persone per fare in modo che ci sia qualità abitativa”. Così il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha spiegato il processo di rigenerazione urbana che prenderà il via nel quartiere nord di Napoli. il sindaco ha sottolineato la necessità di lavorare “soprattutto nelle periferie per evitare che la camorra si sostituisca allo Stato come welfare e dunque evitare che garantisca in modo illegale una casa e il reddito. La riqualificazione urbana e la legalizzazione della residenzialità sono un contributo importantissimo alla legalità per evitare che nel disordine sia la camorra a regolare questi processi e anche i comitati dei cittadini vogliono stare dalla parte della legalità ma è chiaro che hanno bisogno di risposte”.