- Pubblicità -
Tempo di lettura: 3 minuti

Napoli-  Più di una telefonata. Più di una chiacchierata. Più di un semplice contatto. Catello Maresca, quando sveste i panni di sostituto procuratore generale a Napoli, mette quelli di leader politico, di candidato sindaco in pectore del centrodestra versione civica. Ma con ampi orizzonti. Così ampi che chi gli parla racconta che ha composto anche il numero di Alessandra Clemente: “Ciao Alesssandra, sono Catello. Come va la campagna elettorale?”

Telefonata dopo telefonata, la notizia che viene fuori è questa: Maresca, garantendo di mettersi a capo di una coalizione civica, che non vuole rispettare alcuno steccato ideologico nè di parte, ha proposto alla Clemente di fare coppia assieme. Una sorta di ticket alla napoletana, diciamo così.

Una proposta indecente? Dall’altro capo del filo, non sarebbe stata affatto presa così. Perchè, al di là delle parole, l’appoggio di De Magistris alla sua super assessora è più di facciata che altro (lo testimonia quantomeno il fatto che il sindaco, ogni volta che glielo si chiede, non dimentica mai di aggiungere “per ora” alla frase “Alessandra è la miglior opzione in campo per le prossime elezioni”). E perchè il mondo arancione sembra davvero vivere gli ultimi giorni di Pompei (anche la vicenda dell’ultima infornata di nomine nelle partecipate sta provocando più mal di pancia che aprendo nuovi orizzonti).

E quindi: il flirt Maresca-Clemente va avanti. Tant’è che nel mondo che ruota attorno al magistrato si ragiona già anche sul modo in cui prima o poi si dovrebbe farlo emergere.

E quel modo sarebbe stato scovato nel mondo dell’ambientalista. Il punto di contatto tra il mondo arancione e quello che ruota attorno a Maresca sarebbe la lista “Davvero”, già misuratasi nell’agone elettorale in occasione delle scorse regionali al fianco di De Luca.

L’anima di questa lista è rappresentata dall’assessore comunale Marco Gaudini e dal consigliere Stefano Buono. Sarebbero loro, quindi, i ‘pontieri’: quelli che dovrebbero costruire il sentiero per unire due mondi che, evidentemente, sono lontani anni luce solo sulla carta.

Gli ex Verdi sarebbero pronti a fare da sesta lista civica per Maresca, accanto a quella di Michele Pisacane (nell’area del partito del Governatore della Liguria, Cambiamo!), o a quella di “Rinascimento partenopeo” di Riccardo Guarino. O a quella di Stani Lanzotti, “Azzurri per Napoli”. Il quale ha lasciato Forza Italia proporio per questo: costruire una corazzata civica a sostegno di Maresca.

“Il centrodestra non è competitivo – è il suo ragionamento – per cui deve fare un passo di lato e sostenere Maresca alle sue condizioni (senza simboli, ndr), in modo da poter aggregare altre forze in città. Avverto da mesi la necessità di contribuire con generosità alla costruzione di un soggetto politico locale che possa aggregare sensibilità diverse e allargare la visuale dei partiti troppo spesso miope e correntizia”.  

Ora bisognerà vedere se la “visuale” auspicata da Lanzotti corrisponde a quella davvero a trecentosessanta gradi di Maresca: tale da mettere a fuoco anche Alessandra Clemente. La super assessora che, rinunciando alla candidatura a sindaco, lascerebbe un magistrato per un altro.