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“La vertenza Whirlpool affonda le proprie radici in un passato in cui la crisi ancora non era esplosa. Mi riferisco a scelte infelici del management aziendale che per Napoli ha puntato su prodotti che non hanno ricevuto adeguata collocazione sui mercati. Sullo stesso piano ritengo censurabile il comportamento delle istituzioni nazionali e locali che senza una visione industriale di lungo periodo hanno erogato risorse senza monitorare adeguatamente gli investimenti promessi e le ricadute occupazionali”. Lo afferma Catello Maresca, candidato sindaco di Napoli, commentando la conferma della procedura di licenziamento dei dipendenti di Whirlpool di Napoli. “Dobbiamo prendere atto – spiega Maresca – che già da tempo Whirlpool ha sostenuto di non essere in grado di proseguire a Napoli le attività industriali, pur lanciando timidi segnali di cooperazione. L’esperienza Torinese Embraco non rassicura circa la affidabililtà degli impegni assunti da Whirlpool al tavolo con il Mise. Tuttavia è evidente che a distanza di un anno e mezzo i risultati dell’attività di scouting assegnata dal Governo ad Invitalia per la ricerca di un nuovo soggetto industriale solido o di un piano industriale alternativo è a dir poco deludente. Invitalia, a mio avviso , come accaduto in altri settori, ha lavorato malissimo. Al Governo Draghi ed al nuovo responsabile del Mise e a Invitalia il mio appello e quella della città di Napoli a rispettare la mission affidatale e contemporaneamente Regione e Comune si mobilitino per bloccare i licenziamenti fino a quando Invitalia non porterá a Napoli soluzioni credibili. Napoli non può perdere manco un posto di lavoro. A Napoli bisogna creare nuovi posti di lavoro”.