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Napoli – Metropolitana a singhiozzo, tra i lavoratori dell’Anm e il sindaco Luigi de Magistris volano gli stracci. Il primo cittadino, infatti, appena ieri ha presentato un esposto in Procura denunciando una presunta strategia di sabotaggio del trasporto pubblico locale. La reazione dei sindacati, neanche a dirlo, non si è fatta attendere.

Orsa Trasporti, Usb e Faisa Confail rispondono “alle gravissime accuse dell’amministrazione comunale di Napoli sui motivi che hanno portato al fermo della Linea 1 degli ultimi giorni“. Ecco, dunque, il documento pubblicato dalle tre sigle: “Va sottolineato che le affermazioni del primo cittadino Luigi de Magistris altro non sono che illazioni che rischiano di alimentare ulteriormente verso i lavoratori, i quali già quotidianamente subiscono violente aggressioni, ancora più astio da parte di una cittadinanza giustamente esasperata per il pessimo servizio offerto. I lavoratori dell’Anm sono donne e uomini che danno l’anima tutti i giorni per questa Azienda nel tentativo di coprire quella che è, purtroppo, una gestione clientelare ed incapace che denunciamo, inascoltati, da tempo“. Fissato l’incipit, i sindacati entrano nel merito della questione: “Quando si dichiara che si è salvata l’Anm dal fallimento, ci si dimentica di dire chi sono i responsabili che hanno portato l’Azienda in questo baratro e soprattutto che si è affidato l’eventuale salvataggio agli stessi responsabili che hanno già fallito. Non si sono mai stanziati i fondi su cui si basava il piano industriale 2014/2017 ed è stato disatteso il piano di rilancio stabile 2017. Nello stesso anno, inoltre, è stato dichiarato che per la fine del 2018 sarebbero arrivati i treni nuovi per la Linea 1, ma di quei treni non abbiamo visto neanche l’ombra. Nel 2019 Napoli doveva diventare capitale europea dei trasporti, eppure il risultato è sotto gli occhi di tutti. Il bilancio 2018 si è chiuso in attivo senza un piano industriale serio, ma soltanto tagliando in maniera illogica il personale e, quindi, la qualità del servizio“. Numeri da brividi che non finiscono certo qui: “Mancano almeno 300 persone nelle aree di produzione di gomma ferro e sosta e sono stati messi “in regola” i conti con i soldi dei lavoratori e dei cittadini,  aumentando i costi dei biglietti nonostante il peggioramento del servizio. Tra il 2016 ed il 2018 mancano circa 30 milioni di euro tra le spettanze dei lavoratori e le liquidazioni dei pensionati degli ultimi 2 anni, che dopo 35/40 anni di servizio aspettano ancora i loro soldi. Ci vuol coraggio che a parlate di magistratura sia proprio chi ha amministrato la cosa pubblica fino ad oggi con questi risultati. Sono spariti gli autobus dalle strade. Alcuni punti della periferia di Napoli sono completamente irraggiungibili con i mezzi di trasporto, eliminando del tutto il diritto alla mobilità per molti cittadini. Per quanto riguarda i guasti ai treni degli ultimi giorni, non è mai successo che si guastassero contemporaneamente 7 treni. In questi giorni i treni stanno avendo gli stessi guasti che da anni quotidianamente hanno, ed è anche “logico” visto che parliamo di treni che in alcuni casi hanno 20 anni di età ed in considerazione del fatto che alcuni pezzi di ricambio non sono neanche più in produzione. La centrale informatica poi, non è altro quel “cervellone” che gestisce la sicurezza in metropolitana sulla “tratta vecchia” Dante-Piscinola, sistema risalente ai primi anni ’90, e quindi sarebbe potuta andare in tilt da un momento all’altro, come ufficialmente comunicato da alcuni dirigenti dell’Anm attraverso le richieste di fondi per la manutenzione e l’ammodernamento delle tecnologie. I nostri tecnici stanno lavorando senza soluzione di continuità da giorni per garantire la soglia minima di sicurezza e ripristinare i guasti. Sabato qualche lavoratore ha lavorato oltre le 14 ore per riparare alcuni guasti a causa della mancanza di personale che in determinati settori operativi continua ad esserci. Lunedì pomeriggio il servizio è stato sospeso per oltre un’ora perché a quell’ora non erano presenti i tecnici e quindi sempre per mancanza di personale”. Il sindaco dal canto suo aveva invece affermato: “L’ipotesi sabotaggio c’è, non credo a una coincidenza e per questo abbiamo presentato un esposto in Procura. La circostanza coincide tra l’altro con il prolungamento degli orari disposto da quest’Amministrazione“. Tante ombre e intrighi in mezzo ai quali a rimetterci sono come sempre i cittadini.