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Napoli –  «Adesso basta, serve un salto di qualità e una strategia condivisa capace di affrontare la situazione. Non serve solo il controllo e la repressione, è necessario un patto di civiltà». Questo è quanto ha riferito il questore di Napoli, Antonio De Ieuso, in una intervista rilasciata al quotidiano “Il Mattino”, dopo l’escalation criminale che ha portato a quattro feriti a coltellate nel giro di poche ore.

Il primo episodio in piazza del Gesù, dove un trentenne con precedenti per rapina, ha rischiato di essere sgozzato ed è in fin di vita. Con lui ferito anche un amico. Tra San Giorgio a Cremano e Ponticelli, una rissa tra giovani per un cellulare sparito che ha portato al ferimento di un ragazzo di 23 anni di Ercolano.

Poi due minorenni, uno ferito sul Lungomare da una coltellata e un altro al Corso Amedeo di Savoia, forse per una rapina fallita. «Dai tempi in cui dirigevo l’ufficio delle Volanti, circa venti anni fa, tutto è cambiato – ha detto il questore – Tanti, troppi giovani si danno appuntamento per consumare lo sballo. È un fenomeno collettivo. È un fenomeno collettivo, perché si esce e si va nei locali o per strada per fare baldoria, perché la propensione verso gli alcolici e in molti casi anche verso l’uso di droghe resta molto alto».

E allora qual è la soluzione. Il questore parla di miscela di intenti. Non solo repressione ma scelte concrete e condivise. «Approfondimenti innanzitutto. Per capire come incidere su questi fenomeni bisogna osservarli e comprenderli come fenomeno culturale nuovo. Servono risposte nuove a fenomeni nuovi».