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Napoli – Illustrata oggi in commissione Scuola, presieduta da Luigi Felaco, la delibera di Giunta comunale 308/2019 che amplia l’offerta in città di strutture destinate alla fascia di età da 3 a 36 mesi. L’assessora all’Istruzione Annamaria Palmieri ha spiegato che una parte degli asili, realizzata con i fondi PAC, sarà internalizzata, mentre ad altri sarà garantita una maggiore stabilità nell’erogazione del servizio

Il micronido Jemma, situato nella Municipalità 2, la sezione lattanti Ammaturo nella Municipalità 3, i micronidi Laghetto, Lotto O e Scialoja nella Municipalità 6, il micronido Ramaglia nella Municipalità 8: sono queste le strutture, realizzate con i fondi del Piano di Azione e Coesione, che saranno internalizzate, come previsto dalla delibera 308 del 5 luglio scorso, illustrata oggi in commissione Scuola dall’assessora Annamaria Palmieri.

A garantire le attività, provvederanno settanta unità di personale a tempo indeterminato che saranno assunte per l’inizio del prossimo anno scolastico, attraverso lo scorrimento della graduatoria di riferimento ancora aperta, così come previsto dal Piano di fabbisogno del personale 2019/2021.

Per altri nidi, nido Gianturco, micronidi Pergolella, Guacci Nobile e Fava Gioia della Municipalità 2, nido Piazzi della Municipalità 3 e micronido Il Cucciolo della Municipalità 5 , anch’essi realizzati con i fondi del PAC, non sarà invece possibile né l’internalizzazione, né il sostegno con i fondi residui dello stesso programma, ma sarà avviato un processo per garantire una maggiore stabilità nell’erogazione del servizio.

A tal fine, sarà loro destinata parte del Fondo Nazionale per il sistema integrato di educazione e istruzione anno 2018, assegnato al Comune di Napoli dal MIUR. La gestione di queste strutture sarà affidata all’esterno attraverso il ricorso al MEPA (Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione).