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Napoli – “Navigano” tra fango e rifiuti i commercianti della riviera di Chiaia che questa mattina, all’apertura delle proprie attività, hanno avuto un brusco buongiorno: le piogge e i venti forti che stanno interessando nelle ultime ore la regione hanno trasportato detriti e acqua all’interno, costringendo molti di loro a interventi di manutenzione straordinari che stanno rallentando l’apertura dei negozi. È accaduto ai supermercati della zona, a un noto fotografo che ha dovuto mettere in salvo i propri lavori prima che fosse troppo tardi e ai bar che, nonostante l’affluenza della mattina, non hanno potuto far altro che rimandare a casa i clienti: “Non si può andare avanti così, qua ogni volta che cade un po’ d’acqua subiamo l’impossibile, dicono che sistemeranno, che faranno, ma alla fine ci troviamo sempre nello stesso modo”, urla esasperata una delle esercenti che, racconta, già diversi anni fa fu costretta a chiudere un altro negozio poco distante perché troppo rovinato da infiltrazioni e muffa.

La riviera è stata una delle strade più colpite dal violento nubifragio del 2 ottobre scorso: allora, i video girati dai cittadini e dagli automobilisti, rimasti impantanati nel dedalo di viuzze sommerse dall’acqua, fecero il giro della città e le istituzioni si impegnarono a migliorare la situazione provvedendo alla ripulitura delle caditoie. Lavori che sono stati effettivamente svolti ma che, a quanto pare, nono sono stati sufficienti. A monte, ci sarebbero difficoltà ben più serie: “Abbiamo fatto – spiega Mimmo Addattilo, consigliere con delega all’Ambiente della Municipalità 1 -opere di ogni tipo ma ho appena saputo che il problema è al collettore centrale, occluso al 70%. Il materiale si è depositato per anni, è una tragedia. Chiederò che si intervenga in tempi celeri”.

Gli fa eco il presidente Francesco De Giovanni: “Abbiamo concordato un programma di pulizia con Abc e le caditoie sono tutte pulite: mentre prima si creavano dei laghi, oggi gli esercenti si allagano molto meno. Lo faremo nelle prossime settimane anche a via Posillipo e in tutto il quartiere San Ferdinando. La condotta principale della fognatura e acque bianche, però, è sì una condotta enorme ma da quanto mi hanno spiegato i lavoratori è utilizzabile solo al 30%. Questo lavoro non può essere fatto né da noi né da Abc perché serve un finanziamento specifico e una ditta che intervenga in modo straordinario. Solo cosi potremmo sperare di non avere più allagamenti”.

Alle complicazioni dovute alle avverse condizioni meteo si aggiungono, in zona, i diversi cantieri che aprono senza chiudere mai e che, quando terminano, vanno via lasciando strati di copertura tanto inutili da scomparire già dopo una decina di giorni. Non solo: pericolose spaccature si creano anche lungo l’asfalto appena posato, costringendo anziani e disabili a camminare, di fatto, sulle corsie destinate alle auto.

di Ornella d’Anna