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Napoli – Raccolta dei rifiuti al ralenti, la polemica non accenna a placarsi. Se alcuni quartieri, come quelli dell’area orientale, sono ormai a un  passo dalla piena emergenza, ce ne sono altri, come Chiaia e San Ferdinando, che iniziano ad andare in affanno. I cumuli in strada, soprattutto nelle ore serali, stanno infatti facendo capolino anche nel “salotto buono” della città. Una situazione incresciosa, che ha mandato su tutte le furie il presidente della Municipalità 1, Francesco de Giovanni, che stamattina, intervenendo ai microfoni di Radio Crc, ha fatto sapere di essere pronto a invocare la sfiducia per il sindaco Luigi de Magistris e la sua Giunta.

De Giovanni, presidente della Municipalità Chiaia-Posillipo-San Ferdinando, già lo scorso settimana aveva denunciato con parole di fuoco la presenza sempre più preoccupante dei rifiuti in strada: “L’Amministrazione – ha ribadito stamattina – ha dimostrato tutta la propria incapacità nel gestire i rifiuti. Il problema ad oggi è non sapere dove scaricare dopo averli raccolti. Problematica che grava tantissimo sulle spalle del sindaco de Magistris, che non ha voluto costruire un termovalorizzatore, che avrebbe creato occupazione e ricchezza per il territorio”.

Di fronte alla prospettiva di un ennesimo rischio emergenza rifiuti il giudizio del presidente della Munipalità 1 è tranchant: “È il paradosso di Napoli, città dove ad oggi non abbiamo un posto dove conferire i rifiuti, se non ad Acerra che ora però non ce la fa più. È bene che si sappia che c’è un errore che ci ha condannato a mandare all’estero rifiuti, errore fatto dal sindaco. Non avrei nessun dubbio nel firmare la sfiducia. Sono certo che l’opposizione voterà compatta, mi preoccupa, invece, la maggioranza. Non dobbiamo dimenticare che tutti questi consiglieri che oggi si oppongono a de Magistris sono stati i primi a tenerlo in piedi. L’Asìa mi ha confessato che sta eliminando i contenitori dell’umido dalla strada. Quando la stessa azienda ammette di non riuscire a gestire la raccolta, siamo davanti a una resa. Come è possibile affermare che la differenziata venga fatta? Sotto casa mia i contenitori della carta non vengono svuotati da venti giorni. Voi credete che, ad oggi, ci sia solamente carta?”.