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NAPOLI – Dopodomani, domenica 21 novembre, anche a Napoli si celebrerà la Giornata Nazionale degli Alberi. Anche a Napoli, perchè la città, ormai da anni, subisce uno stato di degrado delle sue aree verdi – parchi, giardini, strade una volta alberate – che rovina la sua immagine in giro per il mondo.

Basti pensare a ciò che è rimasto degli alberi di Posillipo: anzichè tronchi, rami e foglie dei pini che, fino a qualche tempo fa, caratterizzavano in ogni stagione le strade più panoramiche rendendole una delle cartoline della città più identitarie, riconosciute e apprezzate, oggi si susseguono solo ceppi circondati dal cemento messo alla meglio sui marciapiedi.

Nel 2018, dichiarandoli morti, il Comune decise di abbatterli.

Ma tant’è: oggi, intervenire per riportare tutte le aree verdi al loro antico splendore è una priorità condivisa. Lo stesso sindaco Manfredi l’ha ripetuto più volte.

Fatto sta che, aspettando i progetti e soprattutto i fondi per recuperare un patrimonio ad oggi perduto, ben 30 associazioni (Wwf Napoli, Legambiente circolo letterario Parco del Vesuvio, Legambiente Iride, Green Italia Campania, Gente Green, Fiab Napoli Cicloverdi, Ricostituenti per Napoli, Gazebo Verde, Horse Angels, Gea Ets, Animal Day, CambiaMò, Aoim, Comitato Salviamo la villa comunale, Progetto Napoli, Federcasalinghe, Assoutenti, Lega Antivivisezionista, Ampa – Osservatori Civici Campania, Cittadini Campani per un piano alternativo dei rifiuti, Cittadinanza attiva in difesa di Napoli, La mela Insana/orti urbani, Rosso ambientalista, Comunità Parco Viviani, Comitato Porto Salvo, Let’s do Italy, We are urban! Napoli, Comitato civico Vomero, Acmè Napoli e Green Polis) hanno già incontrato il neo assessore all’ambiente Vincenzo Santagada consegnandogli un documento che si snoda in 7 punti.

Il primo concerne “l’approvazione immediata del Regolamento del verde della città, ad oggi dimenticato in qualche cassetto del Comune, ma che permetterebbe di scongiurare, tra l’altro, potature sbagliate”.

Il secondo punto ricorda l’importanza di “terminare il censimento del patrimonio arboreo cittadino e la sua conseguente pubblicazione sul sito online del Comune”.

Il terzo reclama “la creazione di una Consulta come uno strumento innovativo che superi di fatto la funzione solo consultiva delle precedenti esperienze per l’attuazione della convenzione di Aarhus da parte del Comune di Napoli”.

Il quarto punto del documento delle associazioni sottolinea “la necessità del  potenziamento del settore verde a Palazzo San Giacomo con l’assunzione di nuovi professionisti agronomi, architetti paesaggisti, naturalisti e giardinieri”.

Il quinto riguarda la “tutela e l’incremento della biodiversità, la riqualificazione paesaggistica e la resilienza ai cambiamenti climatici con un Piano del Verde che dovrà essere parte integrante del Piano Urbanistico Comunale e del Piano di Adattamento Climatico”.

Sesto punto: “Abolizione del criterio del massimo ribasso nelle gare di progettazione e di esecuzione a favore del criterio dell’offerta tecnicamente più vantaggiosa per l’affidamento dei lavori nel campo del verde urbano”.

Settimo e ultimo punto: “Redazione di un regolamento per la tutela degli animali oltre che di una vera e propria Carta a loro dedicata che stabilisca un nuovo rapporto tra il mondo del volontariato e le istituzioni”.

Con questi 7 obiettivi, quindi, le associazioni ambientaliste si augurano un lavoro proficuo con la nuova amministrazione comunale e di poter tornare davvero a celebrare quanto prima, anche a Napoli, la Giornata dedicata agli alberi.

“La nostra città ha subito più di un decennio di abbandono del suo patrimonio vegetale e arboreo – si legge in una nota delle associazioni – Gli alberi spesso sono diventati null’altro che un motivo di pericolo. Per questo crediamo che sia giunto il momento di avere per loro una maggiore attenzione”.