Una lunga intervista a Geo Team per raccontare i primi mesi a Napoli. Khvicha Kvaratskhelia, attaccante del Napoli e della Georgia parla del suo arrivo, della città e della squadra che lo ha accolto “benissimo“.
“La Serie A è uno dei migliori campionati del mondo. Mi sto adattando molto bene – dice – I giocatori mi hanno accolto benissimo. C’è un’atmosfera meravigliosa all’interno del gruppo. Qui le persone sono fantastiche. C’è però molto su cui lavorare. Il primo giorno è stato un po’ difficile, ma i ragazzi mi hanno accolto calorosamente così come lo staff tecnico e tutti coloro che lavorano nella squadra. Qui impari da tutti, sia dentro che fuori dal campo. Quello che mi incuriosiva di più era lo stadio e i tifosi. E’ uno stadio stupendo, con i tifosi che lo rendono ancora più bello. Per 90 minuti cantano, cantano e non si fermano. Se vai in città e chiedi di calcio a donne o anziani di 70-80 anni sanno tutto”.
Kvaratskhelia parla anche del suo rapporto con Spalletti: “Mi ha detto che ho un buon dribbling e che gioco bene in 1 contro 1, ma devo giocare di più per la squadra, perchè ci sono giocatori forte ed è giusto che mi metta al servizio della squadra. Mi ha spiegato che dovrei aiutare di più la squadra in difesa. Faccio tutto quello che mi dicono gli allenatori”. “Quando sono andato a Castel di Sangro non erano ancora arrivati tutti i giocatori – prosegue l’attaccante- la prima comunicazione è stata con Mario Rui che mi ha accolto molto bene. Non tutti parlavano inglese e Mario Rui mi ha spiegato tutto: come fare in allenamento e al di fuori dell’allenamento. Ci sono sempre giocatori in squadra pronti a tradurmi quando mi parlano in italiano. Comunque sto già imparando la lingua”.
“Da quando sono qui mi alleno di più – racconta ancora – Dedico molto tempo allo stretching dopo l’allenamento. Ho sempre pensato che dedicavo molto tempo agli allenamenti, ma quando sono arrivato qui ho visto le cose da una prospettiva diversa. Quando giochi in una squadra di questo livello analizzi che devi fare di più, ovviamente entro i limiti”.