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Napoli – Garibaldi in piazza con indosso la maglia della Juventus. E’ questa la provocazione lanciata oggi a Napoli da Enzo Rivellini e Roberto Lauro, esponenti del centrodestra cittadino. Stamattina i napoletani hanno notato subito la statua di Garibaldi con indosso la maglietta della Juve e la scritta “Garibaldi era juventino” e l’hanno ritratta in foto e video. A fargliela indossare erano stati i due esponenti del movimento “Napoli capitale”.

Napoli, dopo la pandemia, è alla sua ultima spiaggia – spiegano Rivellini e Lauro in una nota – solo le risorse europee, ben spese, possono far ritornare la città ad essere ciò che è sempre stata: una capitale. La sua rinascita deve ripartire dall’orgoglio e dal desiderio di tutti i napoletani, custodi di una storia e civiltà unica al mondo. Vogliamo superare decenni e decenni di degrado, ghettizzazione e umiliazioni causati dai grandi poteri del Nord e dallo juventino Garibaldi, affidando la città a chi ama Napoli e il Napoli. Infatti la classe politico-dirigenziale napoletana è purtroppo da troppo tempo autoreferente, non ha mai veramente difeso la città e non è rappresentativa degli elettori! Ora basta!”.

I due esponenti politici di Napoli Capitale, di cui Lauro sarà anche candidato al consiglio comunale di Napoli, sottolineano che “solo chi è in grado di disegnare il futuro della città, prediligendo il benessere comune agli interessi personali, può rappresentarci – proseguono – il blitz futuristico, di oggi, non è una boutade propagandistica, ma il desiderio di svegliare le coscienze, l’orgoglio, e la voglia di comunità dei napoletani. Garibaldi era chiaramente uno juventino, perché ha sempre odiato Napoli e il Mezzogiorno, ha depredato e venduto le ricchezze della nostra terra, da mercenario qual è stato! Con l’inganno e la menzogna ha fatto sì che i loschi interessi piemontesi venissero soddisfatti, utilizzando la corruzione e il favore della malavita del tempo. Noi non vogliamo che la storia si ripeta! La statua dello “juventino Garibaldi” vada via da Napoli e se la tengano quei piemontesi che si presero le risorse, rubate al Banco di Napoli, impoverendo la nostra gloriosa città, per bonificare le risaie del Nord. Cacciare la statua di Garibaldi dalla città e intitolare la piazza più grande del capoluogo partenopeo ad un grande napoletano (come Eduardo De Filippo o il Principe Antonio De Curtis, o ancora a Federico II) sarà un bel segnale per la nuova Napoli, la Napoli della rinascita”