- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

“Napoli ha avuto un successo turistico in questi anni, ma è più piccolo rispetto alle possibilità ed è stato un processo non governato, serve fare azioni, avere una visione della città”. Lo ha detto Gaetano Manfredi, candidato sindaco del centrosinistra e Movimento 5 Stelle a Napoli, nel corso di un incontro alla Fondazione Valenzi.

“Parliamo – ha detto Manfredi – di 6 milioni di arrivi l’anno, pochi rispetto a città come Firenze o Venezia. Ma soprattutto parliamo di un processo non governato, dall’amministrazione cittadina. Bisogna curare la visione della città: se le persone vengono a Napoli lo fanno per l’identità e noi dobbiamo tutelarla, altrimenti ci mangiamo la fonte degli arrivi, per questo sottolineo la città rosticceria a cielo aperto, che è una città in cui i turisti non verranno più. Serve pensare invece alle politiche urbanistiche al servizio del settore, ad esempio ai vicoli commerciali dell’artigianato: se gli artigiani degli strumenti musicali dell’area del conservatorio vengono espulsi dal centro storico per fare spazio alla pizza fritta, un pezzo di attrazione sparisce. La politica urbanistica lavora su questo, come pure serve lavoro sul turismo culturale. Ad esempio il teatro San Carlo deve avere la capacità di attrarre come fa l’Arena di Verona, cosa che oggi non accade. E parliamo di esempi di settori che portano un turismo più ricco più internazionale su cui si lavora non con la città rosticceria ma con il turismo esperienziale dell’enogastronomia“.

Manfredi ha anche lanciato l’idea di una rete turistica di tre città molto vicine: “Firenze Roma e Napoli possono avere una politica comune, dei pacchetti comuni da promuovere a livello mondiale”