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Napoli – Quando questa mattina l’intervista di Carlo Porcaro del Mattino a Severino Nappi, numero uno della Lega a Napoli, ha cominciato a girare di mano in mano e di cellulare in cellulare, ha destato non poca meraviglia. E, numeri alla mano, non poca preoccupazione.

Sembrava che tutte le forze che si riconoscono nel Governo Draghi fossero pronte a chiedere a Roma una legge che possa aiutare Napoli a venire fuori dalle secche del bilancio nelle quali è stata condotta (anche) da 10 anni di amministrazione De Magistris.

Del resto, il prossimo sindaco, chiunque sia, se vorrà governare la città e non esserne solo una sorta di commissario liquidatore, dovrà avere un pò di ossigeno, un pò di margine economico per programmare spese e investimenti. Pareva una riflessione pacifica. E invece.

Nappi ha dichiarato: “Napoli non ha bisogno di una legge speciale. Napoli è speciale, questo è vero. Ma non nel senso che si va predicando ad ogni campagna elettorale: è stata soltanto male amministrata. Da questo dipendono i debiti”. Per il leghista di casa nostra, “l’idea della legge speciale per Napoli (e gli altri Comuni a un passo dal default, ndr) puzza di assistenzialismo”.

E quindi: a nulla sono valsi gli allarmi rossi che si sono succeduti negli ultimi tempi. Ultimo della serie, solo sabato scorso, quello fatto scattare da Sergio Locoratolo su Repubblica: “Napoli è già tecnicamente in stato di dissesto. Il debito consolidato del Comune e delle sue partecipate supera i 5 miliardi”. Una cifra che fa rabbrividire. Tanto più che, a dirla (politicamente) tutta, deve essere messa accanto a un’altra ancora: quella che hanno sottolineato i Radicali in questi giorni.

Con la deputata Rossella Muroni, infatti, hanno presentato una interrogazione al ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani “per fare luce sull’ammontare delle sanzioni versate ad oggi e sugli impianti per l’autosufficienza della Regione Campania nella gestione dei rifiuti”.

Dal luglio 2015, l’Italia è costretta a pagare una multa di 120.000 euro al giorno alla Ue per via del fatto che la Campania e Napoli continuano a conferire i loro rifiuti fuori dai loro confini. “E noi paghiamo…”, hanno fatto il verso a Totò da quelle parti. Fatto sta che Marco Sarracino, segretario del Pd napoletano, la prende così: “Salvini e la Lega si presentano al sud e a Napoli mostrando il loro vero volto. Ancora una volta manifestano di essere i custodi degli interessi del Nord contro lo sviluppo del Mezzogiorno. Bollano come pura assistenza quello per cui il Pd invece si batte: garantire giustizia sociale, coesione territoriale, servizi e lavoro per il nostro territorio. I napoletani, alle prossime elezioni amministrative, sapranno giudicare chi lavora per garantire una prospettiva di diritti e sviluppo e chi invece vuole mantenere ingiustizie e sperequazioni a favore del nord”. Bisognerà fare due conti.