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Napoli – A giudizio per direttissima a torso nudo e a piedi scalzi, indossando solo un paio di jeans. È quanto andato in scena venerdì mattina in un’aula del Tribunale di Napoli dove un nigeriano di 35 anni era a giudizio per lesioni, danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale. 

A riportare la vicenda il quotidiano ‘Il Mattino’ che pubblica anche una foto dell’uomo dietro le sbarre e con il volto oscurato. Quest’ultimo per circa un’ora è stato in aula senza maglietta e scarpe, infreddolito dall’aria condizionata. Successivamente gli agenti gli hanno fornito una maglietta dopo averla comprata. 

Il giovane nigeriano, senza permesso di soggiorno, è bloccato il giorno precedente perché avrebbe aggredito i poliziotti all’interno dell’ufficio immigrazione e per fermarlo è stato necessario l’intervento di undici agenti. In serata avrebbe poi strappato alcuni abiti forniti dai poliziotti.

La vicenda ha provocato l’indignazione di un penalista che durante il processo ha ricordato agli agenti “che siamo in paese civile”. Sul caso è intervenuto anche Ettore Ferrara, presidente del Tribunale di Napoli, sottolineando che “è sbagliato tradurre una persona seminuda in un’aula del tribunale, in spregio alle più elementari forme di rispetto della dignità umana, sia o meno un soggetto problematico”. “Va dato comunque atto che le stesse forze di polizia hanno poi provveduto a portare una maglietta al detenuto” ha aggiunto.

(foto de ‘Il Mattino’)