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Napoli – Stiamo lavorando a un asse con le città, è molto importante proprio per mettere al centro le città, i bisogni dei cittadini, le erogazionI dei servizi e maggiori opportunità per chi ci vive”. Lo ha detto il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi a margine del congresso Cgil Campania alla Stazione Marittima.
Per molti anni – ha detto Manfredi – le città sono state trascurate e in alcuni casi anche abbandonate. Sono state le più penalizzate su politiche di bilancio e di autonomia. Per questo il nostro rapporto con Bologna, Firenze, Roma, Bari, Milano va verso la posizione di rimettere al centro le città della politica nazionale”.

NAPOLI (NON E’) FRAGILE –Come dare una risposta ai bisogni della nostra città? Ma, soprattutto, come fare in modo che Napoli ritorni ad essere un punto di riferimento del Mezzogiorno e del Paese, che è un ruolo che non solo Napoli merita, ma che ha il dovere di avere perché tutti guardano a noi? Se Napoli riesce ad esprimersi nel modo migliore, questo è un valore non solo per Napoli e per i napoletani, ma lo è per il Mezzogiorno e per l’Italia. I passi da fare sono abbastanza tracciati, adesso li dobbiamo percorrere. In primo luogo dobbiamo dimostrare nei fatti che sappiamo amministrare la nostra comunità”. Lo ha detto il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, intervenendo al dibattito “Napoli (non è) fragile” promosso dalla Cgil nell’ambito del sesto congresso della Camera del lavoro metropolitana partenopea. All’incontro hanno preso parte, da remoto, anche i sindaci di Firenze, Dario Nardella e Bologna, Matteo Lepore. In presenza, il vicepresidente di Confindustria Napoli, Luigi Salvatori, il segretario generale della Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci, il segretario confederale Cgil, Emilio Miceli. “Le città metropolitane – secondo il sindaco di Bologna, Lepore – devono essere la testa di ponte di un Patto sociale ed economico per il lavoro e lo sviluppo, dove i corpi intermedi sono un anello insostituibile e fondamentale, per una ricostruzione materiale e economico-sociale che deve servirci a sfidare gli obiettivi immediati del PNRR e a costruire un modello di sviluppo sostenibile che ci permetta di superare le disegueglianze”. “Bologna – ha detto il sindaco Lepore – senza il Sud non esisterebbe, sarebbe la città più anziana d’Italia.
Il Sole 24 Ore ci pone al primo posto nella classifica sulla vivibilità. Non voglio glorificare la mia città, ma puntare l’attenzione alle criticità, alle fragilità urbane. Pensiamo che Napoli sia una risorsa per il Nord e per Bologna. C’è ancora nel Paese un’idea di sviluppo industriale da anni ’50, quando invece grazie all’alta velocità cittadini che vivono a Milano lavorano a Bologna e cittadini bolognesi lavorano a Firenze o a Roma”.
Dobbiamo puntare – ha sottolineato Nicola Ricci – ad uno sviluppo sostenibile che guardi al lavoro. Molte città stanno stringendo accordi di programma. Credo che il sindacato possa recitare un ruolo di mediazione tra le esigenze di rappresentanza del nostro mondo e gli obiettivi da raggiungere per il superamento delle diseguaglianze. C’è bisogno di una città in sicurezza che diventi attrattiva per le imprese e guardi al turismo in un’ottica industriale”.

Sono d’accordo con la posizione del collega di Firenze Nardella. E’ una posizione che è stata concordata con gli altri sindaci delle aree metropolitane”. Lo ha detto il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi a margine del congresso Cgil Campania alla Stazione Marittima di Napoli sul no alla riforma che preveda l’elezione diretta dei sindaci delle città Metropolitane. “Noi abbiamo bisogno – ha detto Manfredi – di strumenti che migliorino la governance e non che creino più frammentazione di competenze”.

SUDPiù che di un attacco nei confronti del Mezzogiorno da altre zone d’Italia io penso a un principio di buona fede che a volte manca. Spesso si fa la politica con i luoghi comuni, con uno stereotipo del Sud che spende i soldi, che non è capace di amministrare, che non vuole lavorare, che ha un malgoverno comodo che consente di investire in altre zone d’Italia”. Lo ha detto il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi a margine del congresso Cgil Campania alla Stazione Marittima di Napoli.
“Invece – ha aggiunto – dobbiamo portare avanti la verità dei numeri di quello che investiamo e anche l’impegno che dobbiamo avere nei confronti di questo Sud del buon governo, che deve avere le risorse e le opportunità di altre zone d’Italia.
Penso al Patto di Napoli che deve essere il primo passo di politica di investimenti anche infrastrutturali, che non sia solo il Pnrr ma dobbiamo guardare anche a investimenti strutturali di medio e lungo periodo che consentano di essere sempre più competitivi”.

GIORNO DELLA MEMORIA – Nel giorno della memoria una manifestazione si è tenuta in via Luciana Pacifici, al borgo Orefici di Napoli. Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, con il prefetto Claudio Palomba, hanno deposto una corona di fiori per ricordare tutti i cittadini ebrei che furono deportati nei campi di concentramento e che persero la vita. Luciana Pacifici, cittadina napoletana, è stata la più giovane vittima: aveva pochi mesi quando fu deportata con la sua famiglia in un campo di concentramento.
Questo rappresenta non solo un luogo della memoria ma anche dell’impegno di Napoli – ha detto il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi – per contrastare ogni forma di intolleranza. Ma, come in questo momento, ricordare sempre con grande impegno questo momento e un monito”.
Successivamente fiori sono stati deposti alle pietre di inciampo che sono in piazza Bovio. E’ seguita poi la cerimonia in prefettura per la consegna delle medagli al valor civile alla memoria di quanti soffrirono per le deportazioni.

SCUOLA – Se si stabilisce che chi lavora al nord, sia esso un insegnante come un medico, guadagna di più, si crea un incentivo alla migrazione ed è quello che non serve all’Italia il cui problema è invece ridurre i divari”. Così il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, a Tg4 ‘Diario del Giorno’ in onda su Rete4, in merito all’ipotesi di differenziare gli stipendi degli insegnanti a seconda se si lavora al nord o al sud.
Manfredi ha sottolineato che per alcuni settori, ad esempio trovare un insegnante di matematica, le difficoltà sono uguali a nord come al sud ma l’obiettivo “deve essere quello di garantire la qualità dell’istruzione uguale in ogni area del paese e la continuità didattica. Se ci devono essere degli incentivi per fare in modo che questo si realizzi non deve essere legato all’area geografica ma in merito alle esigenze che ci sono”.

Chiedere aiuto ai privati per sostenere la scuola pubblica, per il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, già ministro dell’Università, può essere possibile ma “sapendo che le imprese investono se ci possono essere ricadute”. E per questo se c’è un ambito dove questo può verificarsi è quello degli istituti tecnici e professionali.
E difficile trovare un privato che può finanziare le scuole di un piccolo comune ma anche di una grande realtà – ha detto a Tg4 ‘Diario del Giorno’ in onda su Rete4 – trovare l’aiuto di un privato per istituti tecnici professionali, magari anche con un incentivo dal punto di vista fiscale, potrebbe essere possibile.
Del resto parliamo di manodopera e l’Italia ne ha bisogno. Oggi trovare un perito, ad esempio, è molto difficile”.

L’insuccesso fa parte del percorso didattico formativo, le valutazioni negative fanno parte della crescita ma questo è sempre legato alla capacità del docente. La bocciatura come un voto basso deve essere visto come un strumento a fare meglio non ad escludere”. Così il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, già ministro dell’Università, a Tg4 ‘Diario del Giorno’ in onda su Rete4, a proposito della proposta di Philipp Achammer, assessore all’Istruzione provincia di Bolzano, di eliminare i voti sotto il 4.
Conta molto la professionalità del docente – ha aggiunto – la qualità del docente non è solo trasferimento della conoscenza ma capacità di far crescere il ragazzo”.