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NAPOLI –  L’invasione della Russia in Ucraina e lo scoppio della guerra hanno determinato un aumento incontrollato sul mercato internazionale delle materie prime e dell’energia. Di conseguenza, dal 24 febbraio scorso, tutti i bandi di gara messi a punto dalle pubbliche amministrazioni rischiano seriamente di andare deserti.
 
A Napoli è accaduto, tra l’altro, per l’affidamento dei tram, per la costruzione dell’impianto di compostaggio a Ponticelli e per la messa in sicurezza della funicolare di Chiaia. Tre opere su cui l’amministrazione Manfredi (che domani compie un anno) puntava per inaugurare una nuova fase della sua gestione: la fase 2, che si vorrebbe più operativa e visibile agli occhi dei napoletani dopo che i primi mesi sono serviti essenzialmente per rimettere in moto la macchina scongiurando il rischio default con il Patto per Napoli siglato il 29 marzo scorso e, con i primi soldi in cassa, avviando i concorsi in Asìa e al Comune per le prime assunzioni.
 
Un bel guaio, quindi. Anche perché lo stesso assessore alle infrastrutture, Edo Cosenza, parlandone con Il Mattino due giorni fa, non ha saputo indicare una via d’uscita se non quella a cui si è costretti di raddoppiare (o quasi) la base d’asta del bando della funicolare, ad esempio: da 7,2 a 12,5 milioni di euro. Questo, senza, tuttavia, calmare gli animi di chi è chiamato a lunghi mesi di disagi. E facendo persistere il dubbio su fino a quando l’inflazione alle stelle potrà essere tamponata mettendo sul piatto di ogni singola gara più soldi.
 
Tanto più che si tratta in buona parte di opere strategiche sulle quali basare il futuro della città.
 
Sta di fatto che stamattina, l’assessore Cosenza e il sindaco Gaetano Manfredi hanno fatto una ispezione in un altro cantiere cardine: quello delle due stazioni della metropolitana Centro Direzionale e Tribunale. Con i tecnici della Metro, hanno previsto l’apertura della nuova stazione della linea 1 entro il 2023.
 
E Paolo Carbone, presidente di Metropolitana di Napoli spa, ha affrontato proprio il tema dei rincari delle materie prime e dell’energia: “Nonostante questo problema, i lavori di sviluppo della rete della metropolitana nella zona orientale della città procedono senza sosta – si è sentito di rassicurare – Si tratta di opere che, oltre a migliorare la mobilità, avranno una ricaduta positiva anche in termini urbanistici. Nei primi mesi del 2023 e fino all’estate, il Centro Direzionale comincerà a cambiare volto con il completamento dell’avveniristica facciata dell’omonima stazione adiacente il Palazzo di Giustizia e la riapertura del piazzale che la fronteggia. Stesso discorso per la stazione Tribunale, che ridisegnerà l’area a ridosso di via Domenico Aulisio, riducendone le condizioni di degrado”.